Riformiamo davvero?

Ieri il ministro Dario Franceschini ha presentato il suo piano di riorganizzazione del Ministero dei beni culturali. Pare una riorganizzazione vera, un ribaltamento genuino di quella macchina farraginosa che è oggi il Ministero. Ora bisognerà vedere come si attuerà, e se chi vi lavorerà saprà realmente porsi in un’ottica nuova. Tra tutto spicca, naturalmente, l’autonomia concessa a molti grandi musei, con facoltà di nominare anche un direttore esterno, uno che abbia libertà di movimento e responsabilità delle proprie decisioni. E’ in fondo quel che chiede a gran voce Christian Greco, da pochi mesi direttore del Museo Egizio di Torino dov’è giunto dopo un’importante esperienza al Museo archeologico di Leida. Ha vissuto il Olanda per 17 anni e ha imparato bene come si gestiscono le cose lassù, diciamo pure in Europa in generale. Ecco, la riforma Franceschini potrebbe farci diventare un po’ più europei, se gestita bene.