Secondo la procura di Tivoli nell’anno scolastico 2005-2006 sarebbero stati rei di violenza sessuale di gruppo, maltrattamenti, corruzione di minore, sequestro di persona, atti osceni e sequestro di incapace.
Il 10 maggio 2007 il tribunale del riesame chiede la scarcerazione, la procura ricorre in cassazione e cinque mesi dopo la corte suprema conferma le scarcerazioni: “Il quadro indiziario è insufficiente e contradditorio” Nel Luglio 2009 viene chiesto il rinvio a giudizio per cinque dei sei indagati.
Ieri, 28 Maggio 2012, dopo sei anni di processi e ricorsi la Cassazione ha deciso: tutti assolti, il fatto non sussiste.
Era facile immaginarlo.
Un’inchiesta dove non esistono prove concrete: nessun testimone, nessun segno di abuso, nemmeno una prova scientifica né riprese pedopornografiche. I bambini, sempre secondo la cassazione, avrebbero inventato testimonianze indotte dai loro genitori. Fin qui i fatti.
Negli ultimi tempi il campo di battaglia preferito tra queste due categorie è il social network ed in questo caso specifico Twitter. Accade, durante il “Pomeriggio” di Canale “5” che la conduttrice Barbara D’Urso si lasci andare a commenti, diciamo così, populisti definendosi “sconvolta” per l’assoluzione delle maestre d’asilo, lasciando intendere di non credere nella loro innocenza e di conseguenza di non rispettare la sentenza di un giudice della Corte Suprema. I colleghi “Vip”, che da sempre hanno sostenuto l’innocenza di Gianfranco Scancarello l’autore tv coinvolto nell’inchiesta, non ci stanno e tramite twitter danno sfogo al loro disappunto.
Paola Perego (della quale Scancarello è stato autore ai tempi di “Buona Domenica”) da’ il via ma non fa riferimenti diretti: “A volte la luce della tv da alla testa e si giudica senza sapere senza approfondire e senza conoscere il dolore e la devastazione che lascia … A queste persone superficiali che usano la tv come gogna dico: vergognatevi.”
Le fa eco Georgia Luzi: “non ho parole Paola. Ma come si fa? Ma l’etica? La professionalità? Hanno ancora un valore? Mah.” Marco Salvati (autore fedele di Paolo Bonolis) è lapidario: “La D’Urso legge “sconvolta” la sentenza di assoluzione di Rignano.
Il suo pubblico abbaia rabbioso. Loro hanno deciso che sono colpevoli.” Insomma di lì a poco “Rignano” scala la vetta dei “Twitter Trend”. A colpi di cinguettii da un lato gli indignati, quelli che non credono nella giustizia, dall’altro gli amici che esultano per l’assoluzione e se 140 caratteri non bastano ci sono i link a dossier e articoli che fanno un po’ di chiarezza a chi non conosce l’intera vicenda.
E chissà quanti altri spunti e quante altre battaglie delle quali però, non ci sarebbe alcun vincitore.
Ci rimane solo da sperare che sia andata davvero così, che quei bambini non abbiano per davvero subito alcun tipo di violenza e che sia stato tutto un grossissimo (grave) errore.
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