Riguarda- LO: “Big Fish” con GURU NIKKO

Creato il 13 aprile 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Film di Tim Burton del 2003, tratto dal romanzo di Daniel Wallace, ha tra i protagonisti Ewan McGregor Albert Finney e Jessica Lange.
È la storia di Mr. Bloom, un uomo capace di incantare chiunque con i racconti della sua vita…chiunque tranne suo figlio Will.
Il film infatti narra l’accanimento di un figlio nel separare dai racconti di suo padre ciò che è vero dalla fantasia, proprio nel periodo in cui suo padre sta per lasciarlo a causa di una malattia.
Ricca di poesia, colori e una fotografia “Burtoniana”, questa splendida pellicola ci trascina attraverso una vita fiabesca animata da giganti donne con due teste, pesci mutanti, città fantasma, circhi e poeti incompresi.
Il film ci insegna che, nella vita, la cosa fondamentale non è quello che dici, ma il come lo dici. Ed è quello che fa la differenza.
A chiunque di noi sarà capitato di raccontare una cosa con più enfasi del normale, aggiungendo cose e censurandone altre: questo succede proprio perché quell’esperienza non è stata vissuta da noi in maniera “normale” e questo, può valere anche per una vita intera. L’esagerare un particolare o inserire parti di fantasia in un racconto non è nient’altro che cercare di trasmettere il modo in cui sia stata vissuta quell’esperienza, magari per un osservatore esterno può sembrare falsa, ma per lo stato emozionale in cui la si vive e la voglia di trasmetterla non esiste versione più autentica.
Infondo, le esperienze che viviamo ci servono proprio per confrontarle con ciò che a cospetto delle stesse proviamo.
Il giovane Will capirà ben presto che la fantasia di suo padre non serviva a mentire su ciò che aveva vissuto o sul chi era veramente ma la funzionalità del suo raccontare ogni evento in maniera fiabesca aveva come scopo l’incantare quel tanto da trasmettere a chi lo ascoltava l’emozione di un’intera esistenza. Ed è tracciando un solco in ciò che di emozionale esiste nelle persone che garantisce a quello che hai vissuto di rimanere indelebile, è la fantasia a rendere immortale ció che hai vissuto, quello che hai provato, te stesso…
Nel viaggio della vita fiabesca di Mr. Bloom assaporerete come si possa vivere con entusiasmo la nascita di un figlio, l’amicizia, il proprio lavoro e come lo stesso entusiasmo possa portarti all’amore.
Una scena che adoro è quando il giovane protagonista riesce, dopo mille peripezie, a trovare la casa della donna che ama (anche se ancora sconosciuta) e lì, in mezzo ad un campo dei suoi fiori preferiti, risponde alla domanda di lei: “Come fai ad amarmi, tu non mi conosci…”, con un secco “HO TUTTA LA VITA PER FARLO”!
Credo dunque che non si dovrebbero mai placare gli entusiasmi, perché è attraverso questi che ci tramandiamo le emozioni con chiarezza, anche se alterano quello che raccontiamo. Praticamente Big Fish ci suggerisce che infondo esistono bugie  più vere della verità.
Buona ri-visione!

GURU NIKKO



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