Riguarda- LO: “Essere John Malkovich” con GURU NIKKO

Creato il 24 aprile 2012 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Film del 1999 per la regia di Spike Jonze con John Cusack Cameron Diaz Catherine Keener e ovviamente John Malkovich.
Il film racconta la storia del depresso burattinaio Craig Shartz che, stanco delle continue delusioni dettate dai suoi tristi spettacoli di marionette, trova lavoro come archivista in una società che opera in alcuni uffici situati nel mezzo piano di un palazzo.
Un mezzo piano tra il settimo e l’ottavo, il piano 7 1/2! Alto appena un metro e mezzo, il piano era stato anticamente ricavato per rendere normale la vita sociale ai nani, ma ora veniva destinato alla mercè di quelle società costrette ad operare a costi ridotti…

La storia prende interesse quando all’interno del suo mini ufficio il nostro burattinaio trova per caso un passaggio segreto in grado di far vivere per 15 minunti circa, chiunque nella testa di John Malkovich!
La cosa sconvolge ed illumina Craig… era come aver trovato un tesoro nascosto, come un segno,come un miracolo successo proprio a lui. Lui che dell’immedesimazione ne aveva fino a quel momento creata un’arte, lui che vede il vestire i panni di una marionetta come sfogo per tutto ció che in vita non aveva il coraggio di fare, lui che vede la consapevolezza di se stessi come una maledizione, per questo aveva scelto di fare il burattinaio; per estrapolarsi da se stesso…
In fondo, se si immagina di vivere in qualcun altro sembra tutto piú semplice e stimolante perchè non si corrono i rischi di alcuna conseguenza alle nostre azioni…non si sta mai male in prima persona e si vive al riparo dalla “terribile” responsabilità di essere se stessi….ecco perché nascono il cinema e la tv, ed ecco anche perché questi vanno presi come spunti di riflessione e non come posti per atti a delegare l’interezza delle nostre emozioni!

Il film ci induce a pensare che bisogna emozionarsi della propria vita e non farlo immedesimandosi in quella degli altri… Perché sarebbe come non esistere…
L’attrazione che ha naturalmente l’essere umano per l’immedesimarsi in qualcun altro porta all’interno del film i protagonisti a crearne addirittura un business: un affare che comincerà ad arricchirli ma che sfocerà peró in un epilogo drammatico, perché come tutte le cose che tendenzialmente ci spersonalizzano facilmente creano dipendenza,e quindi in questo caso,una folla troppo capiente per la testa di Malkovich.
È come se in pratica il film “Essere John Malkovich” è il “film” che ci insegna perché ci piacciono i film, perché istintivamente proviamo piacere tramite l’immedesimazione in qualcun altro e conseguentemente nel distaccarci da noi come individui.
Quindi RI-GUARDATELO ma sbrigatevi a tornare voi stessi…

GURU NIKKO


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