Pubblicato il 31 maggio 2012 con Nessun Commento
Film del 1999 diretto dai fratelli Wachowski.
Film che potremmo definire epocale nella storia del cinema.
Il protagonista doveva essere in un primo momento Brandon Lee, ma la sua morte prematura durante le riprese de “Il Corvo” indirizzò la scelta prima verso Johnny Depp, poi verso Will Smith (ma entrambi rifiutarono perché non capivano il senso dello stesso) e poi verso il definitivo “Neo” Keanu Reeves.
Vincitore di numerosissimi premi (tra cui ben 4 Oscar), lanciò nel campo degli effetti speciali la Bullet time: una tipologia di ripresa dove, mentre la scena è al rallentatore, l’inquadratura sembra girare intorno a velocità normale.
La pellicola ci fa riflettere su temi esistenzialisti come la percezione dell’io e della realtà. La storia, infatti, narra le vicende dell’hacker Neo, spacciatore di programmi, che viene contattato -tramite il suo pc- da quella che scoprirà poi essere la “vera realtà”, a cospetto di quella fittizia dove tutti noi siamo abituati a vivere…
I riferimenti cui attinge il racconto sono molteplici.
Basta pensare all’inseguimento del tatuaggio “bianconiglio” della ragazza/cliente di Neo per affacciarsi ad un’altra realtà (“Alice nel paese delle meraviglie”) oppure all’idea di personaggi vittime di vite simulate, con la possibilità di un doppio io, concetti che attingono sicuramente ai racconti e alle mille teorie di Philip Dick.
Si sente anche una forte influenza buddista, sia nelle frasi del tipo “Tutto è possibile” sia in quelle del tipo “Quel cucchiaio esiste perché sei tu a scegliere che esista”.
Pensate anche al rapporto tra Morpheus e Neo che, in quanto illuminato, si rifà al concetto di Bodhisattva e, in ultimo, pensate al tema infinito sul libero arbitrio culminato nell’interrogativo “siamo noi a decidere il nostro destino o è già tutto scritto??”.
Il film narra una realtà oscura ma ancora più vera del mondo in cui viviamo, dove le macchine sono talmente evolute da essere completamente indipendenti dai loro creatori, in questo caso la razza umana. Queste macchine, oltre ad avere acquisito autonomia, sono ormai dotate di consapevolezza e di capacità di riprogrammarsi, quindi sono esse stesse creatrici di una realtà dove gli esseri umani tutti sono ormai ridotti ad essere solo cibo!…Tutti, a parte una piccola schiera di resistenza che vive come topi nascosti sottoterra e che porta come capo Morpheus (chiaro riferimento alla mitologia greca come rappresentate dei sogni).
Il film ci vuole instillare il dubbio che la vita non sia altro che un sogno e l’aspetto più intrigante è che la trama risulta talmente logica ed ermetica che a noi basta scegliere di crederci per far sì che sia vera.
Questa è la vera magia di Matrix: indurci a pensare che esista una realtà parallela e che questa in cui viviamo non è più vera di quella che momentaneamente viviamo nel nostro letto tutte le notti per qualche minuto nella fase Rem.
Matrix ci fa riflettere, ponendo in termini figurativi quelle che sono le attitudini e le problematiche della vita che ognuno di noi affronta quotidianamente: la scelta tra pillola rossa e pillola blu, ad esempio, non è nient’altro che l’eterno dubbio al se affacciarsi ad una vita dove non sappiamo cosa succede o rincorrere una felicità intelligente che puntualmente non ci soddisfa…
Ma ricordiamoci che a comandare è sempre una macchina.
E la non impeccabilità della macchina viene raffigurata dai “déjà vu”.
Matrix ci vuole far comprendere che, a volte, anche in questa realtà fittizia ci possono essere errori. Quante volte proviamo la sensazione, per alcuni istanti, di avere di fronte a noi una scena già vissuta…e dentro di noi scatta per un secondo l’idea che “qualcuno” si sia sbagliato…
Ma chi si è sbagliato???
Questo è Matrix.
Vi lascio con un dubbio su una scena del film che mi ha sempre folgorato…
Nell’interrogatorio tra Neo e il tenente Smith, in quella precisa scena, se fate attenzione sul passaporto che Neo mette sul tavolo c’è scadenza “11 SETTEMBRE 2001“… e il film è stato girato nel ’98!
Strano, per un film che parla del controllo degli eventi…ma chissà…forse questo è un altro déjà vu!
GURU NIKKO