Riguardalo-LO: “Un borghese piccolo piccolo” con GURU NIKKO

Creato il 20 marzo 2013 da Oggialcinemanet @oggialcinema

Il film che vi consiglio di rivedere questa volta, visto anche il periodo storico che sta attraversando la nostra nazione di forte tensioni sociali e politiche, è un film che secondo me è stato visionario precursore di quello che proprio è lo stato attuale delle cose. E’ un film infatti del 1977 del grande Mario Monicelli dal titolo Un borghese piccolo piccolo.

Un borghese piccolo piccolo fu anche un film famoso perchè sancì quello che fu il passaggio del più grande attore italiano Alberto Sordi da quelli che erano i soliti ruoli macchiettati e comici dell’italiano medio, a un ruolo tragico. Test che il grande Albertone supera alla grande anche perché affiancato da una grandissima attrice di Hollywood vincitrice di 2 premi oscar Shelley Winters, io ricordo per Le avventure del Poseidon, che insieme a lui crea un cast favoloso.

Il film ci racconta lo stato dell’Italia di quel momento, tanto è vero che Alberto Sordi lavora per gli uffici del ministero e cerca di far entrare l’orgoglio della sua vita che è suo figlio che appena diplomatosi ragioniere, che in quei tempi era più di un laureato oggi, cerca di inserirlo tramite conoscenze, tramite quella che Marcello Mastroianni descrive ironicamente in maniera sublime, una sorta di massoneria, cerca di imbucarlo in quello che è l’organigramma del lavoro ministeriale facendo così una chiara denuncia a quella che già a quei tempi sembrava essere un po’ accantonata la filosofia della meritocrazia sul lavoro, solo che, mentre stava andando a fare gli esami pilotati finali per entrare a far parte nella famiglia dei lavoratori ministeriali, suo figlio viene colpito da una pallottola vagante e rimane ucciso. Da questo momento in poi sua moglie, l’attrice Winters, rimane paralizzata e la vita di Alberto Sordi cambia completamente, tanto è vero che alla polizia al momento del riconoscimento dell’assassino, lui fa finta di non riconoscerlo per farsi giustizia da solo, delegando anche qui il sospetto di non riconoscendosi all’interno della giustizia stessa del paese.

Questo film ci fa anche riflettere sul fatto che una persona che magari a oggi vediamo cattiva o spietata o socialmente non compatibile, probabilmente è anche figlia del percorso che ha la stessa persona all’interno della società, o delle coincidenze che gli sono successe nella vita; è come se l’unità di misura della cattiveria che ognuno di noi porta dentro non è nient’altro che figlia del percorso della persona stessa.

Riguardatelo e vedrete quanti punti in comune ha quel film con la società di oggi e con la vita moderna.

Buona visione!

GURU NIKKO


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