Questi biscotti si chiamano Riiba e sono originari di Tripoli.
L’idea è saltata fuori da Elisabetta che ha visto il post di Jasmin che ho conosciuto tempo fa in occasione dell’incontro con Voiello (sì, quella nel video sono io), ricordate?
Bene, Jasmin aka Labna è una foodblogger coi controfiocchi, e nel suo blog, oltre a trovare ricette molto varie, potete anche lustrarvi gli occhi per la bellezza delle fotografie.
Noterete che i suoi biscotti sono diversi dai miei come forma e colore, ma…vi importa?
Venite piuttosto a gustarvi una tisana di erbe a km quasi zero mentre sgranocchiate i miei Riiba piatti e deformi.
La prossima volta recupererò dei pirottini (o li costruirò da me) e farò meglio.
Per il momento, ecco la ricetta.
Riiba:
Ingredienti: 1 bicchiere di olio di semi di arachidi o girasole, 1 bicchiere di zucchero a velo, 2 bicchieri abbondanti di farina 00, qualche goccia di estratto di vaniglia.
Al posto della vaniglia io ho usato dieci gocce di olio essenziale di limone, ma credo che anche la scorza grattugiata possa andare bene.
[Labna mi frusterà, ma penso che questi biscotti si prestino a numerose varianti: con i semi tostati, con mandorle o nocciole triturate o uvette, con cacao e cannella, e chi più ne ha, più ne metta]
Unite tutti gli ingredienti in una ciotola e impastate finché il tutto non diventa omogeneo.Coprite la ciotola con uno strofinaccio e lasciate riposare l’impasto per mezz’ora.
Scaldate il forno a 150°, preparate delle palline di impasto e disponetele sulla carta da forno o dentro a pirottini da pasticceria, shiacciandole un pochino col dito.
Io ho schiacciato troppo e non sono più a forma di pallina.
Infornate e fate cuocere per 15 minuti, fino a quando i biscottini non saranno sodi ma ancora pallidi.
Prima di infornare potete cospargerli di codette colorate, semi di sesamo, frutti secchi tritati, insomma, fate come più vi piace.
E poi gustate. Ma senza esagerare, eh!