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(Ri)lasciarti non è possibile…

Creato il 01 aprile 2014 da Ilnazionale @ilNazionale

kakà1° APRILE – Dalla Spagna ne sono sicuri: il vice capitano e bandiera del Milan Ricardo Kakà il prossimo anno sarà un giocatore degli Orlando City, andrà a giocare negli Stati Uniti e percepirà un ingaggio faraonico. Adriano Galliani da parte sua spera che il suo pupillo resti, ma lascia la decisione proprio al giocatore, in virtù di quella clausola sul contratto che può liberare il campione brasiliano dal club rossonero in caso di (ormai certa) mancata qualificazione alla Champions League.

Sembra di essere tornati alla primavera del 2009, quando si vociferava di una clamorosa cessione di Kakà al Real Madrid, cessione poi diventata realtà l’8 Giugno di quell’anno con la conseguenza di migliaia di cuori infranti, rossoneri e non. Perché Ricky è uno di quei giocatori che non si può non amare, qualsiasi maglia indossi: faccia da bravo ragazzo e fuoriclasse infinito dentro e fuori dal campo, il brasiliano non è mai stato dimenticato né a Milanello, né tantomeno a San Siro dove i tifosi hanno sempre sperato, auspicato, invocato il ritorno del loro numero 22. Già, il suo ritorno… il ritorno di Kakà al Milan nell’estate del 2013 è stato criticato da moltissimi e i grandi opinionisti del nostro calcio lo consideravano un giocatore finito, alla deriva. “Perché riportare al Milan un giocatore nella fase calante della sua carriera?” dicevano. La risposta è semplice: perché Kakà è un campione senza età e lui la maglia rossonera  ce l’ha cucita sul petto, perché sa cosa vuol dire giocare nel Milan (al contrario di tanti altri…) e perché, anche se la velocità non è più quella di un tempo, vederlo con il pallone tra i piedi farebbe innamorare qualsiasi bambino che si avvicina per la prima volta al gioco del calcio.

In quest’anno decisamente tribolato per i rossoneri, il Pallone d’Oro 2007 ha più volte preso per mano la squadra vestendo i panni del leader carismatico, segnando gol decisivi come quelli di Glasgow in Champions League e raggiungendo obiettivi importanti come le 100 reti e le 300 presenze in rossonero. Inoltre, nelle ultime apparizioni, schierato in una posizione a lui più adatta (dietro la punta centrale) e giocando più vicino alla porta avversaria, sembra aver ritrovato le energie per saltare con più facilità i difensori e segnare gol da antologia come quello messo a segno nell’ultima partita casalinga contro il Chievo Verona.

Per tutto questo, i tifosi rossoneri sperano in un nuovo atto d’amore da parte del proprio idolo: restare al Milan ed essere ancora protagonista con questa maglia, almeno per un altro anno. Gli Stati Uniti, gli Orlando City e i dollari americani possono attendere, perché in Italia Ricardo ce lo vogliamo godere ancora per un po’. E lasciarlo in questo momento, no, non è proprio possibile…

Matteo Depoliti

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