Rilassati. E fai il pane!

Da Ny10014


Sono giornate frenetiche, sempre di corsa qua e la, mai un attimo fermo. C'è ancora tanto da fare, il tempo stringe e ti sembra di non arrivare mai a una conclusione. Il periodo che precede una festa importante è un misto di trepidante attesa, felicità, ansia, paura di non riuscire a trovare il regalo giusto, di dimenticare qualcuno, di non aver fatto abbastanza.Quando è così, riprenditi il tuo tempo e fai il pane. C'è qualcosa di rasserenante nella panificazione. La mia amica Lidia dice che fare il pane da soddisfazione e secondo me ha ragione al 100%. Quindi quando ti manca il respiro e ti sembra di non farcela fermati un momento, tira fuori farina, lievito, acqua e pochi altri ingredienti. Il trucco sta tutto li: in quella massa di impasto che piano piano cresce e diventa sempre più buona. La vita è bella, va goduta fino in fondo, non va sprecata!

Io ho imparato questa ricetta (è di Jim Lahley e si chiama Pan co' Santi), me l'hanno insegnata Lidia (Nonsolofood) e Carlotta (Carlotta e il bassotto) durante il loro workshop sui regalini golosi per Natale. L'ho già ripetuta 3 volte: è il mio modo di prepararmi alla festa più bella che c'è!

These are crazy days, always running here and there, never a moment for relax. There is still much to do, time is running out and you seem to never come to a conclusion. The period before a great holiday is a mixture of anxious waiting, happiness, anxiety, fear of not being able to find the right gift, to forget someone, have not done enough.When this is so, take back your time and make the bread. There is something comforting in the bakery. My friend Lidia says that making bread gives you satisfaction and I think she is right 100%. So when you can not breathe and you seem to not make it, stop a moment, pull out flour, yeast, water and a few other ingredients. The trick is all there: in that mass of dough that slowly grows and becomes more and more good. Life is good, it should be enjoyed to the end, not be wasted!I learned this recipe (it's Jim Lahley's and is called Pan co' Santi), Lidia (Nonsolofood) and Carlotta (Carlotta e il bassotto) taught it me during their workshop on delicious treats for Christmas. I've repeated it three times: it is the way I prepare myself the best Party ever!

Ingredienti:400g di farina manitoba75g di uvetta50g di noci sgusciate8g di sale2g di lievito di birra secco2g di cannellauna macinata di pepe300g di acqua fresca
Prendere una ciotola capiente e in essa mescolare tutti gli ingredienti secchi con un cucchiaio. Aggiungere l'acqua e amalgamare il tutto. L'impasto rimarrà bagnato. Coprire con la pellicola alimentare e far lievitare per almeno 12 ore, meglio se 16. Trascorso il tempo necessario versare l'impasto su una spianatoia appena infarinata. Aiutatevi con un cucchiaio perché l'impasto sarà appiccicoso. A questo punto si dovranno fare le "pieghe":
  1. prendere il lembo superiore e ripiegarlo sull'impasto verso di voi (come se si dovesse chiudere una busta)
  2. prendere il lembo inferiore e fare lo stesso, andando nel verso opposto
  3. prendere il lembo destro e richiuderlo verso sinistra
  4. prendere il lembo sinistro e richiuderlo verso destra. In questo modo si avrà un pacchettino.


Cospargere il fondo di un canovaccio con un po' di fiocchi di avena e metterci sopra la pagnotta appena formata al contrario (cioè con la parte che poggiava sulla spianatoia rivolta verso l'alto), chiudere e far lievitare per altre 2 ore. Nel frattempo accendere il forno statico a 220°C e metterci una pentola con coperchio senza parti in plastica (tipo Le Creuset) in modo che si scaldi bene. Quando la pagnotta è lievitata capovolgerla nella pentola (volendo si possono mettere altri fiocchi di avena sul fondo della pentola). Cuocere con il coperchio chiuso per 30 minuti e altri 15 minuti senza coperchio. Questa fase serve per far diventare il pane croccante e ben dorato quindi il tempo può variare a seconda del tipo di forno utilizzato.Una volta cotto il pane toglierlo dalla pentola e farlo raffreddare su una gratella.Da gustare ancora tiepido accompagnato da creme dolci e salate, formaggio (ottimo accostato al Tete de Moine, me lo ha insegnato Carlotta!) e salumi... a voi la scelta!


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