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Rileggere e riflettere la Profezia di Hezra

Creato il 12 ottobre 2011 da Yellowflate @yellowflate

Rileggere e riflettere la Profezia di HezraRitengo ora il momento di ripubblicare una profezia scritta, non da me, nel 1972 inuno stato alterato di coscienza che io amo chiamarlo subliminale, contro “autorevoli specialisti” che lo definirebbero schizofrenico.

 

La Profezia di Hezra ieri, Oggi, domani (dal 1972 ad oggi)

 

Una forza irresistibile, è Bruno che scrive,  mi spinge a scrivere questa frase: “Hezra dice e infine la stessa Forza mi costringe a buttare un fiume di parole senza darmi la possibilità di riflettere, di reagire.

So che chiunque penserebbe ad invenzione, a pura fantasia, ma devo dire che non e così. Ciò che ho scritto mi ha sorpreso e colpito profondamente. Sono profezie dettate da una   Forza ingestibile. Questa Forza, non ho dubbi, si chiama HEZRA.
Chi Hezra sia ancora non so e, francamente ne ho paura. Comunque, mentre scrivevo ero cosciente e potevo seguire con la mente ogni parola, o quasi. Ciò ad un certo punto mi ha spinto a lottare per smettere, anche perché quanto scrivevo mi sembrava idiozia, fino al punto che ho volutamente interrotto alla parola “sarà”, dopo ben otto pagine, se no chissà quanto avrei ancora scritto.
Rileggendo ho notato che man mano che si va avanti diventa tutto fantascienza da due soldi, me ne rendo conto, ma non posso farci niente, né ho intenzione di strappare i fogli. Dentro di me so che la “Forza” è autentica e che quindi, anche le profezie lo sono. Chi ci crederà? Non importa. Ciò che importa e che questo Hezra mi lasci in pace”.

Hezra dice
L’obelisco di piazza San Pietro cadrà e si spezzerà in sette parti.
Ciò avverrà nel primo dei sette giorni delle sommosse e sarà una mano d’uomo che causerà il disastro.
Per sette giorni il caos regnerà nella città eterna e tutti avranno un gran da fare.
Le chiese resteranno chiuse al culto per tutto il tempo e più di una conoscerà il saccheggio e la devastazione.
L’esercito infine ristabilirà l’ordine.
L’uomo responsabile verrà incatenato e di lui si dirà che è pazzo.
Sarà un vecchio giovane senza nazionalità e identità, ma di molto sapere ed egli stesso si fingerà pazzo.
Eviterà il linciaggio, ma avrà triste sorte.
Ciò avverrà nei primi quindici anni del secolo a venire.
Il capo della chiesa sarà preso al collo e al petto e cadrà con gli
occhi al cielo.
Un altro si dimetterà dopo un attentato e ciò causerà la disfatta.
Ciò avverrà nel secondo decennio del secolo, quando il mondo minacciato vedrà capi di stato succedersi rapidamente in una crisi paurosa nelle quattro direzioni.
E i crimini saranno il marchio del secolo.
E l’oriente minaccerà morte e distruzione all’occidente e i perseguitati d’oriente perseguiteranno e incendieranno e nell’oriente ci sarà un solo capo.
…E il capo d’oriente sarà un leone dalla folta criniera che ruggirà tre volte prima di muovere le truppe.
Gli umili saranno la sesta flotta, dappertutto nel mondo.
E il profeta nero rivendicherà gli oppressi.
E il profeta rosso abbatterà la dittatura insanguinata.
E l’uomo dagli occhi a mandorla verrà trafitto nel suo letto con gran pericolo per tutti.
E gli uomini impazziranno.
E le donne partoriranno mostri e abortiranno.
La Germania verrà calpestata da due paia di scarpe ferrate.
E Francia e Italia si uniranno in un sol grido mentre il cielo si oscurerà e l’oscurità sarà falciata dal fuoco.
L’arena di Spagna vedrà uomini contro uomini e il rosso sarà il sangue dei caduti.
E l’America si scatenerà.
E poi ci sarà il Terrore dell’atomica perché gli interpreti non troveranno più parole da tradurre con parole.
Ciò avverrà alla fine del secolo.
Il suicidio di un grande farà clamore ovunque.
I fuochi crepiteranno per le strade della bussola.
Ma l’arma più terribile sarà ancora il pensiero.
Poi ogni giovane verrà chiamato al dovere e ogni giovane si rifiuterà di rispondere.
E ancora i fucili crepiteranno per le strade della bussola.
E il mondo sarà in preda al disordine e alla paura.
Finché una nazione non farà atto di sottomissione.
Allora il responsabile della nazione verrà trafitto dai fanatici, ma i fanatici verranno soppressi dagli umili.
Le sirene infine cesseranno di ululare e la gente comincerà ad acquistare sicurezza.
E verrà l’ inverno nero.
E le vie e le case si allagheranno.
E il vento spazzerà via le case e le genti.
E la morte falcerà ancora e ovunque.

E SARA’ LA LUCE.

Tornerà il sereno e sarà il secolo nuovo che vedrà gli umili regnare nella pace.
E il mondo conoscerà la vita fuori di esso.
E un nuovo pianeta verrà alta luce.
E il passato e il futuro marceranno all’unisono col presente.
E il pensiero dell’uomo varcherà lontane frontiere dell’invisibile.
E la terra offrirà tesori sepolti ai sapienti.
E L’uomo costruirà il suo simile in metallo.
E le ruote cederanno il posto all’aria.
E ci saranno le trasmutazioni.
E l’uomo avrà la luce.
E l’oro conoscerà il declino.
E il papa avrà la pelle nera e la chiesa aprirà al mondo le sue biblioteche.
E tutte le religioni si fonderanno in una che si chiamerà ETERNA, e non sarà identificabile con alcuna delle attuali.
E il secondo secolo del duemila vedrà l’uomo fare passi da gigante e tutto il mondo ne beneficerà.
E non ci sarà più fame ne guerre.
Le barriere verranno demolite e le nazioni diverranno amiche e compagne.
E i prodigi incalzeranno il bene.
E ognuno sarà cosciente.
L’ordine sarà in ognuno degli uomini.
Dio sarà in ognuno degli uomini.
Ciò sarà per tre generazioni.

MA IL FALCO SI LIBRERÀ

in otto voli sui quattro cieli del mondo.
E i quattro punti del mondo tremeranno.
E i saggi non verranno ascoltati.
E il sole verrà nascosto.
E i grandi discuteranno febbrilmente.
E un disco luminoso sostituirà il sole per lungo tempo.
E ospiti crudeli faranno prodigi dimostrativi.
E il terrore germoglierà di colpo.
E le piogge e il vento saranno comandati.
E i palazzi si dissolveranno in una luce distruttiva.
E un grande verrà rubato alla terra.
E un ospite verrà massacrato dalla folla atterrita.
E una cittadina per ogni nazione verrà distrutta per monito.
E i suicidi non si conteranno.
E l’uomo scoprirà l’atomo nell’atomo.
E la guerra verrà dichiarata.
E l’arma s’involerà durante le false trattative.
E Dio verrà abbandonato ancora.
E i cieli verranno falciati dalla distruzione terribile.

E L’UOMO IN SETTE GIORNI SARÀ” SCOMPARSO

Ciò avverrà nei primi quindici anni del terzo secolo del duemila.
E il resto del mondo sarà sterilità e desolazione e cataclismi.
E il grande rapito si darà la morte e il suo corpo verrà chiuso nel metallo e messo a girare attorno alla terra in fiamme.
E il suo corpo resterà fino a DUEMILIONI DI ANNI.
Fino a quando una nuova e migliore umanità non lo raccoglierà dallo spazio.
Sarà l’umanità dalle proporzioni ciclopiche in possesso della scienza del profondo a far opera di raccolta.
L’umanità che avrà vinto la morte e la materia.
E sarà l’umanità che vedrà oltre l’orizzonte.
Sarà l’umanità che non si estingue se non nell’equilibrio e per l’equilibrio.
E sarà l’umanità che dirà del grande rapito duemilioni di anni prima:
“ECCO L’INFANZIA DELL’UOMO!”
E sarà……

Il mondo oggi presenta tutte le motivazioni e le circostanze perché quanto profetizzato possa accadere.
Dissidi, incomprensioni, razzismo, prevaricazioni, potere, violenza, guerre, oggi più di ieri, al di la di ogni tentativo di riscatto della scienza, della medicina, della tecnologia, del progresso, dimostrano l’immaturità dell’’uomo in conflitto più che mai con se stesso e con il suo simile, e se si aggiunge la ribellione della “terra” dall’uomo manomessa e violentata, avverrà che il fohat delle qualità generatrici non libererà il fohat delle qualità da generare si che la profezia di Hezra non sarà l’ammonimento della gloria di lunga vista ma l’apocalittica conseguenza di una umanità cieca guidata da ciechi.
A ben leggerla, nella prima parte, questa profezia dirà agli studiosi di politica mondiale dopo aver tradotto parole e simboli, dopo aver individuato volti e circostanze, tempi e luoghi, che presto questo futuro cesserà di essere tale.
Siamo ancora in tempo?

La realizzazione del “progetto di globalizzazione totale”  potrà cambiare la “Storia”

Grazie per l’attenzione Michelangelo Blanco

 


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