Insomma, per farla breve, ho iniziato a rileggere Berserk. Sarà la terza volta che lo rileggo daccapo negli ultimi 15 anni. Quindi ci può stare, no?
Perché l’ho ripreso in mano? Mah, sapete come vanno queste cose. Serata “noiosa”, non avevo voglia di continuare a leggere il libro che stavo leggendo (Cazzimma, di Stefano Crupi), non avevo voglia di andare avanti coi John Doe, allora ho aperto la mia app di lettura manga sul nexsus e così, a caso, mi sono ritrovato a rileggere il volume della consacrazione in Berserk.
Dopo poche pagine mi sono autostoppato, e sono tornato al primo volume.
E come ogni volta è stata una riscoperta.
Succede anche a voi?
Quanto li adoro questi 5 simpaticoni della Mano di Dio!
Il sapere “già” come sono andate le cose nel passato di Gatsu fa rileggere il fumetto sotto tutto un altro aspetto. Il bejelit assume una nuova mistica sacra, i comportamenti di Gatsu non sono più enigmatici e misteriosi, ma logicamente coerenti con quanto ha subito negli anni precedenti.
La Mano di Dio non è solo “un nome” che richiama oscurità, ma un’entità che presiede il Male nella sua forma karmika…Eccetera eccetera eccetera.
Ora, non so voi come vi comportate, ma io adoro leggere (o meglio, ri-leggere) retroattivamente un manga. Prendete, per esempio, One Piece. Se iniziaste oggi a leggerlo daccapo vi si schiuderebbe un mondo di citazioni, rimandi e dettagli importanti che magari vi sono sfuggiti.
Per dire.
Da dov’è uscita fuori la miniatura che negli ultimi capitoli di One Piece ha steso Sugar?
Da un disegno di Usop dipinto sul muro reso concreto da Kanjuro.
Che Usop fosse un artista lo sapevamo già. Che fosse un asso a disegnare sui muri…beh, probabilmente l’avevamo completamente cancellato dalla memoria…
La stessa identica cosa accade con libri, film e telefilm.
Quante volte, rileggendo un libro (e quindi conoscendone già la trama) vi siete soffermati su qualche dettaglio che la prima volta vi era sfuggito?
E quante volte, con un telefilm che seguite magari in maniera “diluita”, puntata dopo puntata da tanti anni, avete notato in una seconda visione fatta in maniera “completa” qualcosa di fondamentale importanza della quale non vi eravate mai accorti?
Ecco, oggi sono curioso di sapere che fate e che cosa provate voi quando rileggete un fumetto in maniera retroattiva.
E c’è qualcosa che, durante la rilettura, vi ha lasciato stupiti o sconcertati, perché preannunciava perfettamente come sarebbero andate le cose?
Io, per esempio, ho sempre trovato dannatamente geniale il fatto che, in Death Note, esattamente nelle prime pagine del primo capitolo, Ryuk dica a Light per filo e per segno come si concluderà esattamente il fumetto…
Incredibile, vero?