Le filastrocche rivestono un ruolo importante nello sviluppo del bambino, come già vi ho raccontato. Ho appena trovato uno studio di un anno fa che conferma l’importanza delle filastrocche e canzoncine per memorizzare le parole.
L’osservazione scaturisce da un lavoro di Jenny Saffran ed Erik Thiessen, rispettivamente dell’università del Wisconsin e della Carnegie Mellon University, in Pennsylvania, negli Stati Uniti, incluso nel volume «The Neurosciences and Music – III, Disorders and plasticity» appena pubblicato in collaborazione con la New York Academy of Sciences, che riporta oltre 60 lavori scientifici che definiscono lo stato dell’arte nel campo «neuromusica». I lavori sono stati presentati nell’arco dell’omonimo convegno organizzato a Montreal nel 2008 dalla Fondazione Pierfranco e Luisa Mariani (le due edizioni precedenti si sono tenute a Venezia nel 2002 e a Lipsia nel 2005).
Il resto dello studio lo potete leggere qui