Problemi di emorroidi rimedi naturali cure
Le emorroidi, maledizioni allo stato sanguigno che dilaniano la mente e la resistenza anche dei più robusti e coraggiosi.... vediamo come affrontare il problema, grazie ai rimedi naturali e la medicina naturale.
Emorroidi cure
Le emorroidi sono dei vasi sanguigni che circondano l'area anale e che sono poco conosciute dai medici che non sanno ancora con certezza a cosa servano. Quando questi vasi sanguigni, per una dieta sbagliata protratta nel tempo, o per lo stile di vita sedentario oppure pieno di stress, o ancora per una eredità genetica familiare che non da scampo, cedono lungo le pareti dei vasi sanguigni, ecco sorgere il problema delle emorroidi che non lascia scampo.
Correggere innanzitutto il proprio stile di vita con una dieta che possieda maggiori fibre vegetali, una assunzione maggiore di acqua (almeno due litri ogni giorno), un po' di movimento che faciliti il movimento peristaltico intestinale, già fanno molto per chi non soffre in maniera cronica di emorroidi.
Ma cosa fare quando il problema ci colpisce anche per essere un problema di famiglia? Anche io soffro di questo problema e conosco i dolori inenarrabili che per fortuna solo pochi conoscono direttamente, quindi mi fregio di poterne parlare.
Vediamo i molteplici sistemi utili per aiutarci nel caso di un problema medio o cronico ma anche nei momenti passeggeri.
Origini dei problemi di emorroidi
Innanzitutto, le cause principali delle emorroidi possono essere date da una debolezza venosa genetica, o da fattori che aumentano la pressione venosa come : gravidanza, sollevamento prolungato di pesi, stitichezza, abuso di lassativi, ipertensione, stare molto in piedi fermi e fare lavori molto sedentari, abuso di alcolici, tosse cronica, diarrea cronica ecc...
Quali cibi da evitare in caso di emorroidi
Si devono evitare assolutamente, in special modo in caso di caso acuto in atto, cibi come:
* tutti i latticini
* il cioccolato
* il vino e tutti gli alcolici (in special modo i super alcolici)
* il caffè e il tè
* le carni rosse ma soprattutto gli insaccati
* tutti i grassi insaturi e i fritti.
Preferite la presenza di sostanze come le vitamine A, C, E, B, i bioflanoidi e lo zinco, utili a favorire l'elasticità delle pareti dei vasi e che si possono trovare ad esempio in alimenti come mirtilli, ciliegie, albicocche, la zucca, l'aglio, il melone, le carote, gli agrumi, i cavoli (tra l'altro sono un ottimo anti tumorale), i germi di grano, l'olio di semi di girasole e l'olio di mandorle.
In caso di problemi di emorroidi dovete EVITARE assolutamente di mangiare la frutta secca poiché quando uscirà, vedrete le stelle...
Origini dei problemi di emorroidi e rimedi
Poiché lo stress prolungato può scaturire questo problema potete aiutare il fegato, organo particolarmente colpito da questo peso, con una alimentazione purificante o preparati atti ad alleggerire la sua tensione (a livello muscolare) http://www.salute-e-benessere.org/salute/emorroidi-cause-sintomi-rimedi-e-cure/oppure l'espulsione di sostanze negative per la salute.
Come decongestionanti sia delle emorroidi che dell'appesantimento del fegato sono la tisana di achillea millefoglie, il magnesio cloruro, l'Ippocastano in gemmo derivato, lo si può usare anche in gravidanza, per la congestione venosa e come antinfiammatorio.
Piante come il cipresso (vasocostrittore e vaso protettore), l'amamelide, l'olio di iperico da applicare localmente (attorno all'ano dopo essersi lavati ogni qual volta si va di corpo), dei semicupi con acqua tiepida o con acqua e argilla, anche con decotto di malva, quercia, ippocastano, achillea. Molta vitamina C (non da frutti maturati in frigo che ne contengono molto poca) favorisce la riparazione cellulare, così come camminare tranquilli aiuta a rilassare la parte anale che si trova in tensione e provoca la fuoriuscita delle emorroidi.
Tipologie emorroidali
* Emorroidi di primo grado: le emorroidi sanguinano durante la defecazione, ma non prolassano all'interno del canale;* Emorroidi di secondo grado: le emorroidi collassano e ritornano al loro posto automaticamente e senza sanguinare;* Emorroidi di terzo grado: le emorroidi collassano, ma possono essere spinte indietro attraverso il dito;* Emorroidi di quarto grado: le emorroidi collassano, ma non è possibile spostarle dalla loro posizione. In oltre a questa categoria è possibile associare quelle emorroidi trombizzate, contenenti coaguli di sangue e che possono tirare con sé gran parte del rivestimento dell’ano.
Un ottimo aiuto dopo ogni evacuazione e lavaggio zonale, è l'uso (anche se non deve essere protratto per troppo tempo) della Preparazione H, un gel che aiuta in maniera abbastanza naturale del passaggio del bolo alimentare in espulsione. In caso si soffra molto per il passaggio delle feci dall'ano, si possono usare sostanze che adottano alcune percentuali di anestetici differenti (chiedete al medico quale potete usare, anche se molti non hanno bisogno di certificato medico o ricetta):
○ Benzocaina 5% al 20%○ Alcool benzilico 5% al 20%○ Dibucaine 0,25% al 1,0%○ Dyclonine 0,5% al 1,0%○ Lidocaina 2% al 5%○ Pramoxine 1,0%○ Tetracaina 0,5% al 5,0%
Per quanto riguarda gli antisettici che vengono spesso usati per coprire eventuali infezioni causate dalla penetrazione di batteri o virus nelle ferite provocate dalle perdite di sangue anali emorroidali, la scienza medica ci ricorda che non esistono prove scientifiche che asseriscano con assoluta certezza la loro utilità, in questi casi sembra bastare lavare bene la zona con acqua appena calda e sapone (sciacquando bene).
Esistono in commercio dei medicamenti contro le emorroidi che si chiamano protectants che contengono:
○ Alluminio idrossido gel○ Burro di cacao○ Glicerina○ Caolino○ Lanolina○ Olio minerale○ Bianco petrolato (vaselina)○ Amido○ Ossido di zinco o calamina (che contiene ossido di zinco) in concentrazioni fino al 25%○ Olio di fegato di merluzzo o olio di fegato di squalo, se la quantità di vitamina A è di 10.000 unità USP / giorno.
Questi prodotti servono a proteggere la zona da irritazioni per non aggravare ulteriormente i dolori che già si provano in caso di emorroidi.
Trattamenti ambulatoriali per curare le emorroidi
Ci sono tanti trattamenti ambulatoriali che possono essere eseguiti per curare le emorroidi. Il loro effetto è comune: produrre delle infiammazioni nei cuscinetti emorroidali che successivamente daranno vita a dei processi cicatriziali. Tali processi riducono le emorroidi e non causano tanto dolore in quanto le zone trattate con gli interventi, che a breve elencheremo, contengono soprattutto nervi viscerali.
* Scleroterapia: è uno dei trattamenti più vecchi per curare le emorroidi. Durante la scleroterapia un liquido (solitamente fenolo o chinino urea) è iniettato alla base delle emorroidi. Ciò da vita ad un processo infiammatorio che presto evolve in una cicatrice. Sul momento non si sente dolore, ma è possibile avvertirlo nei giorni successivi all’intervento. Con la scleroterapia i sintomi delle emorroidi vengono calmierati anche per diversi anni e in futuro è probabile che sia necessario qualche altro trattamento.
* Rubber band ligation (Gomma banda legatura): è un trattamento che solitamente si rivela più efficace e duraturo della scleroterapia. Il principio base sul quale si basa è quello di arrestare il flusso sanguigno che alimenta le emorroidi. Esse vengono costrette con una legatura stretta alla loro base. In un paio di giorni il tessuto perirà e verrà rimpiazzato da una ulcera che poi guarisce lasciando solo una cicatrice. Si tratta di una tecnica che può essere usata con le emorroidi di primo, secondo e terzo grado. Purtroppo anche questa tecnica non è definitiva ed il problema delle emorroidi potrebbe ripresentarsi dopo diversi anni. Onestamente non è una tecnica che amo, perché tra le sue complicazioni ci sono il dolore (si presenta con maggiore frequenza rispetto alla scleroterapia) e le perdite ematiche (che possono durare da una a due settimane e possono degenerare in infezioni, specie in quegli individui con il sistema immunitario debilitato: aids, cancro, chemioterapia, diabete, etc).
* Coagulazione a caldo: i trattamenti che sfruttano il calore per eliminare le emorroidi e promuovere il processo di cicatrizzazione sono tanti: diatermia bipolare, elettroterapia a corrente continua, foto-coagulazione a raggi infrarossi. Assieme alla scleroterapia sono degli ottimi trattamenti. Il dolore post intervento è frequente anche se meno intenso rispetto alla legatura delle emorroidi. Inoltre le perdite ematiche sono minime.
* Crioterapia: con questa tecnica viene utilizzato il freddo per occludere i vasi sanguigni, far “appassire” il tessuto emorroidale e quindi indurre delle cicatrici. E’ largamente utilizzata anche se richiede più tempo delle altre perché il problema delle emorroidi sia risolto definitivamente, il dolore da sopportare “post intervento” è maggiore e l’efficacia nella cura delle emorroidi è minore rispetto a tutti gli altri trattamenti suggeriti precedentemente.
Emorroidi: interventi chirurgici
Solitamente i trattamenti chirurgici non sono molto richiesti. Solo il 10% dei soggetti afflitti da emorroidi arriva ad usare la chirurgia per risolvere il proprio problema.
Ecco alcune tecniche utilizzate:
Dilatazione: è una procedura violenta che viene usata raramente perchè causa spesso incontinenza nei soggetti ai quali viene eseguita. Si tratta di una forte dilatazione dello sfintere anale.
Legatura Doppler : è un trattamento innovativo delle emorroidi. L’intento è quello di individuare l’arteria che rifornisce di sangue le emorroidi così da dearterizzare la zona mediante la legatura dei rami terminali dell’arteria. Per tale scopo viene utilizzato un proctoscopio ad ultrasuoni.Il successo dell’intervento è quasi assicurato e le complicazioni sono quasi assenti (sepsi, perforazione, emorragia, incontinenza, etc).
Sfinterotomia: trattamento chirurgico che prevede il sezionamento parziale delle fibre muscolari dello sfintere anale nel tentativo di ridurre la pressione. Raramente tale intervento è realizzato da solo per curare definitivamente le emorroidi.
Emorroidectomia: intervento chirurgico eseguito in sala operatoria con tanto di anestesia locale o spinale. Si tratta dell’asportazione delle emorroidi individuando i tre gavoccioli emorroidali principali. Questi verranno successivamente legati e sezionati.
Il post intervento prevede una altissima igiene quotidiana e le ferite guariscono completamente in circa 30 giorni (settimane durante le quali il paziente raramente riesce a tornare a lavoro ). Per tale ragione viene suggerita una dieta leggera e la si fa accompagnare da dei lassativi che possano favorire l’evacuazione intestinale. Inoltre dovranno essere presi degli antidolorifici e antiinfiammatori, perché la guarigione sia assicurata ed esente da eventuali complicazioni.
* Emorroidectomia pinzata: si tratta di una tecnica piuttosto recente per trattare le emorroidi efficacemente. Il nome non è molto appropriato per il fatto che l’intervento chirurgico non rimuove le emorroidi, ma tenta di ridurre l’eccessivo lassismo delle emorroidi e tenta di espandere il tessuto di supporto che aiuta le emorroidi a non collassare verso il basso.
Dovete tenere presente che la maggior parte dei sistemi usati per rimuovere le emorroidi non hanno effetto finale, ovvero non proibiscono la ricrescita sulla lunga e media distanza, delle emorroidi, in special modo se non si cambiano le abitudini di vita e l'alimentazione (in particolar modo nel caso si abbiano storie famigliari di problemi emorroidali).
Ricordatelo quando soffrite per lunghi periodi di questo problema invalidante e molto pesante da sopportare, quando dovrete valutare come agire per cercare di portare una certa soluzione al problema.
Fonte:
Salute e benessere
Enciclopedia medica
La medicina naturale