L’indagine, coordinata dal sostituto procuratore di Rimini, Luca Bertuzzi, si è infatti conclusa con altre dieci persone indagate a piede libero, cinque delle quali albanesi.
A mettere sul mercato la cocaina erano i due fratelli che si rifornivano dal cognato. Base della banda un bar di Cattolica, gestito da loro connazionali.
Le indagini dei carabinieri erano partite nella primavera del 2009. Fino al dicembre del 2010 gli investigatori avevano raccolto numerose testimonianze di clienti dei pusher albanesi che dopo aver assunto la droga avevano accusato forti disturbi.
Con l’operazione di ieri i carabinieri sono finalmente riusciti a mettere le mani sulle dosi incriminate. Le porte del carcere di Rimini si sono chiuse alle spalle dei due fratelli, mentre il cognato è in cella a Pesaro.
Antonio Murzio