Ci sono stati tempi in cui le specie animali e vegetali erano molto più grandi di quelle attuali. Basta pensare ai dinosauri o alle felci e agli equiseti giganti. Oggi, però, a causa dell'effetto serra sembrerebbe che le dimensioni delle specie naturali stiano rimpicciolendosi sempre più. È questo il succo di uno studio condotto da Jennifer Sheridan e David Bickf dell'Università di Singapore. Gli scienziati hanno appurato che, a ogni grado in più del nostro clima, la taglia degli invertebrati marini (stelle di mare, ricci di mare e spugne) si riduce dal 0,5 al 4%. Nei pesci va ancora peggio con riduzioni comprese fra i 6 e il 22%. Secondo i ricercatori americani la colpa è dell'effetto serra e dell'eccessiva quantità di anidride carbonica presente nell'aria e nelle acque. Un fenomeno analogo sarebbe avvenuto oltre cinquanta milioni di anni fa, con animali come api, vespe e formiche che ridussero le loro dimensioni fra il 50 e il 75%. Toccò anche a specie evolute come i mammiferi che videro ridimensionati i loro corpi del 40%. La ricerca evidenzia che duranti le fasi climatiche più calde animali e piante si rimpiccioliscono; diventano, invece, più grandi nel corso delle fasi fredde.
Ci sono stati tempi in cui le specie animali e vegetali erano molto più grandi di quelle attuali. Basta pensare ai dinosauri o alle felci e agli equiseti giganti. Oggi, però, a causa dell'effetto serra sembrerebbe che le dimensioni delle specie naturali stiano rimpicciolendosi sempre più. È questo il succo di uno studio condotto da Jennifer Sheridan e David Bickf dell'Università di Singapore. Gli scienziati hanno appurato che, a ogni grado in più del nostro clima, la taglia degli invertebrati marini (stelle di mare, ricci di mare e spugne) si riduce dal 0,5 al 4%. Nei pesci va ancora peggio con riduzioni comprese fra i 6 e il 22%. Secondo i ricercatori americani la colpa è dell'effetto serra e dell'eccessiva quantità di anidride carbonica presente nell'aria e nelle acque. Un fenomeno analogo sarebbe avvenuto oltre cinquanta milioni di anni fa, con animali come api, vespe e formiche che ridussero le loro dimensioni fra il 50 e il 75%. Toccò anche a specie evolute come i mammiferi che videro ridimensionati i loro corpi del 40%. La ricerca evidenzia che duranti le fasi climatiche più calde animali e piante si rimpiccioliscono; diventano, invece, più grandi nel corso delle fasi fredde.
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