Rimuginare sulle idee prima di mettersi a scrivere

Proprio come dice Palahniuk:
Numero Tre: Prima di sedervi a scrivere una scena, rimuginatela nella vostra mente e chiarite a voi stessi lo scopo di quella scena. 
Io faccio proprio così. Nasce l'idea. Davanti a me ho il computer che attende di essere messo in funzione. Io lo guardo, sorrido, mi metto la giacca ed esco di casa. Mi faccio una passeggiata, da casa mia fino in via d'Azeglio, in centro a Bologna, e durante quegl'otto chilometri rimugino sull'idea appena nata. La scrivo e riscrivo nella mia mente. Ne elaboro i dettagli, sminuzzo ogni incongruenza, la rivolto come un calzino. A volte sono talmente concentrato in questo processo che, se incontro qualcuno che conosco, a stento mi accorgo di averlo incrociato e... se non mi ferma lui, è facile che vada dritto per la mia strada (senza cattiveria... è solo che ho tutti i sensori spenti... l'elaboratore sta pensando ad altro e il corpo si muove in automatico). Un paio di volte non mi sono neppure accorto di un passaggio pedonale rosso!Insomma... l'idea, così com'è, non è mai perfetta. Va elaborata, studiata, guardata da ogni angolazione. E la mente è molto più veloce delle dita. Scrivere l'idea così com'è, per poi rileggerla, correggerla, leggerla nuovamente, impiega molto più tempo e, solitamente, l'analisi che si ottiene è più limitata di quella che si può fare mentalmente. Anche perché una volta che si è messo qualcosa su carta, risulta molto più difficile rifiutarla in toto per ricominciare dal foglio bianco. Si cerca sempre di salvare qualcosa.Quindi, come Palahniuk, prima di mettermi a sedere e scrivere, io mi faccio una bella passeggiata. E magari, quando arrivo in via d'Azeglio, se sono giunto a una buona conclusione, mi premio con un gelato.
Per conoscere le altre dodici regole di Chuck Palahniuk vi rimando al blog di Ferruccio, ovvero qui. Buona lettura.
(l'elenco delle lezioncine di scrittura pubblicate fino ad oggi lo trovate qui).

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