Con il pareggio di Catania, il Milan sente ancora di più il fiato sul collo della Juve. Se i bianconeri vincono il posticipo di domani sera in casa contro il Napoli, si portano a -2 dai rossoneri. Il duello Milan-Juve, da quel famoso gol non dato di Muntari, si è fatto infuocato. E il tiro (apparso dentro) di Robinho che non ha avuto il certificato di ‘gol’ dall’arbitro ha fatto esplodere Allegri a fine gara.
Sentite il tecnico rossonero, che subito dopo il fischio finale era uscito in fretta e furia dal campo. “Era difficile da vedere. Ma è gol. In tanti parlano, ma dovrebbero stare zitti”. Allegri recrimina per il possibile gol del 2-1 non concesso a Robinho, con la palla che potrebbe aver oltrepassato la linea bianca di porta prima di essere ricacciata fuori. “Stamattina ho letto di nuovo che qualcuno non vuole dei vantaggi – continua -. Mi riferisco a Marotta? Sì. Nelle uniche 5 partite equilibrate che abbiamo giocato, abbiamo subito sempre decisioni contro, è un dato di fatto, non è per brontolare. Mi riferisco a stasera, alla partita contro la Juve, e in quel momento il campionato sarebbe stato più chiuso, a Firenze, dove abbiamo avuto quattro episodi contro, e a Roma, con un rigore dato e poi tolto. Nelle uniche 4 partite in equilibrio del nostro campionato abbiamo subito decisioni sfavorevoli e due gol buoni tolti pesano sull’andamento del campionato. Il gol di Muntari vale tutto il campionato”. Deluso e amareggiato. “Non è per fare polemiche – aggiunge – ma se da Torino fanno polemiche, se questo è l’andamento, allora ci adeguiamo. Se dall’altra parte credono che facendo le dichiarazioni come quelle fatte da Marotta aiutino gli arbitri a stare più sereni, allora le facciamo anche noi”.
“Noi non mettiamo in discussione l’operato degli arbitri, gli arbitri italiani sono ottimi e stasera non avrei mai brontolato, ma leggo che gli arbitri contro la Juve non sono sereni e allora non va bene”. Allegri non ha tutti i torti: sostenere che dopo calciopoli i direttori di gara non arbitrano più con tranquillità le partite dei bianconeri, e vedersi non concedere due gol nettamente dentro, con il rischio di essere rimontati (o ‘rimuntari’?) è una palese ingiustizia. Che Marotta ne prenda nota.