Rimuovere un tatuaggio è una pratica molto più comune di quanto si pensi, infatti accanto alle milioni di persone tatuate ci sono anche numerosi pentiti del tattoo. Questi ultimi si dividono in due gruppi, ovvero i pentiti per forza maggiore, costretti a cancellare un tatuaggio per motivi professionali, concorsi nell’esercito, polizia o carabinieri, mentre gli altri sono i pentiti a causa di errori dei tatuatori. In seconda battuta vi sono altre motivazioni, quali ragioni sentimentali, ricordi o cambiamenti nello stile di vita.
Ma rimuovere un tatuaggio in modo definitivo è possibile? Innanzitutto è importante sapere che i tatuaggi colorati sono molto più difficili da eliminare rispetto a quelli monocolore. La tecnica più utilizzata per cancellare un tatuaggio è il laser Q-switched che, tuttavia, possiede diversi limiti. Conosciamo nel dettaglio le tecniche per rimuovere un tatuaggio senza comportare danni per la salute o inestetismi cutanei.
Laser per rimuovere un tatuaggio: come, quando e quanto?
Il laser Q-switched è stato fino ad ora la soluzione più gettonata per cancellare un tatuaggio senza correre rischi e senza il pericolo di cicatrici. Questo laser agisce emettendo una luce ad impulsi molto potenti di brevissima durata, al fine di cancellare il pigmento presente sotto la pelle. L’emissione del fascio laser in tempi così brevi, parliamo di nanosecondi, consente di limitare l’effetto termico al solo bersaglio da colpire, permettendo, in questo modo, di salvaguardare i tessuti circostanti.
Per rimuovere un tatuaggio professionale in modo definitivo, possono essere necessarie dalle 5 alle 6 sedute laser, mentre per cancellare un tatuaggio amatoriale sono previste 3 o 4 sedute, in entrambi i casi, l’intervallo tra un trattamento e l’altro è di 30 giorni. Il numero delle sedute dipende da diversi fattori, quali la quantità e la qualità del tipo dell’inchiostro usato, il colore e la profondità del pigmento del tatuaggio nella pelle.
Per quanto riguarda l’aspetto economico, il costo di ogni singola seduta si aggira intorno alle 150€, ma può variare a seconda dell’estensione del tattoo, infatti in base alle dimensioni e ai colori utilizzati potrebbero essere necessarie diverse sedute con conseguente lievitazione del prezzo e, spesso, con un risultato neanche troppo soddisfacente.
Pentiti del tattoo: arriva T.E.S, per rimuovere un tatuaggio in una sola seduta
Dato che anche il tattoo tinta unica, solitamente di colore nero, in alcuni casi si dimostra resistente al laser Q-switched e questo procedimento richiede diverse sedute, l’ultima novità per rimuovere un tatuaggio si chiama T.E.S (Tattoo Eraser System) e rappresenta una tecnologia innovativa che permette nel 90% dei casi di cancellare un tatuaggio in un unico trattamento.
Il procedimento T.E.S prevede l’utilizzo di aghi sottilissimi, molto simili a quelli usati dai tatuatori, una sacca con una soluzione liquida composta da soluzione fisiologica e acido acetilsalicilico, meglio conosciuto con il nome di aspirina. Dopo aver cancellato il tatuaggio viene applicato sulla zona un composto sterile, che viene rimosso dopo circa 45 minuti, per poi medicare con pomate specifiche e garze sterili, la zona ormai priva del pigmento. La medicazione deve essere effettuata quotidianamente per circa 15 giorni e i controlli avvengono il settimo e quindicesimo giorno.
Rispetto alla tecnica laser per rimuovere un tatuaggio, T.E.S ha il vantaggio di non limitarsi all’eliminazione di tatuaggi monocolore, ma permette di rimuovere un tatuaggio anche se questo è colorato. L’unica controindicazione di T.E.S vale solo nei pazienti che manifestano ipersensibilità all’acido acetilsalicilico, per il resto si tratta di un procedimento sicuro, tanto da essere approvato dalla FDA. Un doveroso consiglio è quello di essere pienamente convinti quando ci si appresta a farsi tatuare e, nel caso in cui si è decisi a rimuovere un tatuaggio, è opportuno rivolgersi solo a medici professionisti, poiché con la salute non si scherza, mai.