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Rinasce l’Arcigay a Salerno

Da Uiallalla

logo arcigay salernoSi svolgerà sabato 18 settembre presso il Tekabega Bar il Congresso Provinciale straordinario del Comitato di Salerno.

Il Congresso sarà aperto dal Commissario Marco Coppola mentre Emanuele Avagliano ed Antonello Sannino si candidano alla carica di Presidente del Comitato.

Possono partecipare al Congresso provinciale con diritto di voto tutte i soci Arcigay residenti nella provincia di Salerno o che chiedano di essere attribuiti al Comitato Provinciale (è possibile iscriversi o rinnovare la tessera nella fase di accreditamento al congresso).

Il congresso è convocato alle ore 16.00 in prima convocazione e alle ore 17.00 in seconda convocazione. Il Tekabega Bar si trova in via Giovanni da Procida 7 a Salerno

Seguono ordine del giorno e documenti politici


ordine del giorno

1. approvazione del Regolamento congressuale ed elezione della presidenza del Congresso provinciale;
2. discussione e approvazione delle modifiche allo Statuto;
3. elezione del Presidente, del Vicepresidente, del Consiglio Direttivo, del Collegio dei revisori dei conti e di eventuali altre cariche sociali vacanti;
4. discussione e approvazione del progetto associativo e del programma triennale di attività.


Documento a sostegno della Candidatura alla Presidenza del Comitato Provinciale Arcigay di Salerno di EMANUELE AVAGLIANO

Il cantiere delle diversità: “La mia diversità è la tua ricchezza”

Obiettivo
Attraverso i percorsi di auto – accettazione e di presa consapevolezza di quel che siamo, forti dei rapporti che riusciremo ad instaurare tra noi e con gli altri, quelli che aiuteremo e quelli che ci aiuteranno, prendendo in considerazione il nostro territorio, la sua storia, le sue persone e le sue potenzialità, ci apriremo come una grande famiglia unita, con iniziative e progetti che portino la comunità tutta a percepire, in maniera nuova e autentica, le diversità di ognuno, come una grande ricchezza da valorizzare, vivere e condividere in pienezza.

Le realtà personali
Analizzando le “realtà” in cui noi popolo LGBT salernitano viviamo la nostra quotidianità (gli ambienti di svago o di formazione, la scuola, i ceti sociali, le correnti politiche, le amicizie, gli affetti, la famiglia, gli amori, gli ambienti di lavoro, etc.), forti delle esperienze più o meno positive o negative vissute sulla propria pelle e a proprie spese, consapevoli di quanto captato dai mass-media (Internet, Tv, Giornali, etc.), e tenendo conto delle inclinazioni di ciascuno, riconosciamo obiettivamente quanto questi fattori abbiano influenzato, e tutt’oggi influenzano, nel discernimento delle “forme mentis” di ciascuno di noi, indistintamente dalla propria scelta sessuale o di identità di genere.

Riportando questa analisi ai giorni nostri e inserendola in quest’epoca detta del “relativismo”,
dove le verità fondate di alcuni sono l’esatto opposto di quelle degli altri, e dove non è dato stabilire il valore e la misura esatta della “normalità”, maturiamo, ancora con più consapevolezza, la difficoltà di molti, di vivere alla luce del sole ed in pieno la propria scelta sessuale.

Ci impegneremo fattivamente, attraverso varie iniziative ludiche e non:(Cineforum, serate di divertimento, rappresentazioni teatrali, presenza sul territorio con stand informativi, pubblicità televisiva e radiofonica, carta stampata, sito internet, eventi sportivi, etc.), a far conoscere e ad avvicinare all’Arcigay, ai suoi nobili ed altamente morali principi ed obiettivi, quei ragazzi o ragazze, quegli uomini o quelle donne, che ancora oggi vivono in gran nascosto la propria scelta sessuale o di genere.

Partendo da questa difficoltà, chiediamo l’aiuto di quei omosessuali detti “dichiarati”, di esperti del settore, di psicologi, di dottori, di legali, di politici addetti alle pari opportunità, di genitori di figli omosessuali o transessuali, di persone semplici e di quanti possano attraverso la testimonianza della propria esperienza, aiutare le nuove generazioni o chi vive la sua identità ancora con difficoltà, ad organizzare una serie di incontri, dove ognuno si possa raccontare e confrontare con gli altri.

Questi incontri si propongono come percorso formativo volto all’auto – accettazione e alla piena consapevolezza di sé, oltre ad offrirsi come momento di aggregazione ed interazione interpersonale.

Affiancheremo a questi incontri-confronti, avvalendoci dell’aiuto di esperti dell’ASL, una serie di tavole rotonde per meglio conoscere le tematiche a noi più vicine: l’HIV, le malattie a trasmissione sessuale, le malattie dermatologiche, etc. Questi incontri ci aiuteranno a vivere meglio e senza inibizioni ed imbarazzo la nostra sfera “sessuale”.

Faremo il possibile per creare un clima di apertura agli altri, affinché ognuno possa sentirsi parte integrante ed indispensabile di questa grande famiglia. Dove frequentare la sede del circolo sia come sentirsi a casa.

La realtà territoriale
Nel considerare il progresso culturale e il notevole aumento demografico della popolazione salernitana e della sua provincia negli ultimi due decenni, non possiamo dimenticare il lavoro svolto dal Comitato Provinciale “I duecentocinquantamila” prima e “Federico Garcia Lorca” dopo. Il Circolo Arcigay infatti fonda le sue radici sul territorio sin dall’inizio degli anni 90 e fino al 2007.

Partendo quindi dal quanto svolto da chi ci ha preceduto, vogliamo riportare alla gloria degli altari il nome del gruppo “Federico Garcia Lorca”, già noto alle nostre istituzioni locali e alla città tutta, per l’organizzazione dell’evento socio - culturale denominato “Salerno Pride 2005”.

Il lavoro impeccabile svolto dall’allora presidente Dott. Pasquale Quaranta, resta nella memoria di noi salernitani come l’evento culturale che tanto ha fatto parlare di se, e che tanto ha smosso le coscienze di tutta la provincia, ricevendo plausi dalle istituzioni di ogni grado, livello e tipo.

Tra le varie iniziative dell’allora direttivo, ci fu l’apertura di una sede distaccata denominata “Renée Vivien”, più vicina ideologicamente ad Arcilesbica, presso l’Università degli Studi di Salerno. Avvicinare alla nostra associazione, studentesse e non solo di ogni parte del sud Italia, dando loro una mano amica e una porta aperta, risultò un iniziativa brillante e coinvolgente che, aumentò il numero degli iscritti notevolmente. Pertanto, ci risulta doveroso, ripristinare immediatamente anche l’apertura della sede distaccata, per far meglio conoscere la nostra Associazione, e per aggregare quanti lontano dalle proprie case o sedi, possano sentire il calore umano e la vicinanza di chi vive la stessa realtà.

Non possiamo non riconoscere ai titolari del “Teka Bega Bar” il ruolo fondamentale di pionieri nella città di Salerno per l’apertura di un locale a tema. Il coraggio, la passione e la determinazione di questi nell’inserirsi in un contesto di movida già avviato, è stato premiato negli anni dai risultati, ed ha aiutato molti uomini e donne del popolo LGBT a vivere “in casa” la propria identità, senza dover andare necessariamente altrove.

Tutto ciò è stato di fondamentale importanza per l’apertura mentale della città alle tematiche omosessuali. Possiamo affermare che Salerno e la sua provincia vivono difficilmente episodi di omofobia, transfobia ed eterosessismo, ma tuttavia ci attiviamo fortemente, con il sicuro patrocinio delle istituzioni, a promuovere iniziative contro i fenomeni di discriminazione sessuale e, scendendo, laddove fosse necessario, in campo a tutela di chi sarà intaccato nella sua dignità e nella sua libertà di uomo o donna con l’istituzione di un Osservatorio a tutela dei diritti della comunità LGBT. Ci presenteremo nelle scuole superiori per promuovere le diversità e combattere il razzismo e le discriminazioni sessuali appunto.

Raggiunta la consapevolezza della nostra presenza radicata sul territorio, promuoveremo progetti volti al miglioramento della vita partecipativa del popolo LGBT, ci affiancheremo ad associazioni, enti, istituzioni, agenzie educative e a quanti vorranno il nostro contributo o patrocinio, all’interno delle loro iniziative, che si sposino con i nostri principi ed ideali.

Chiederemo a gran voce il diritto di essere rappresentati da nostri delegati in seno a comitati etici, commissioni di pari opportunità, organismi di supporto alle associazioni, etc..

Parteciperemo alle iniziative promosso dal Comitato Arcigay regionale o nazionale. Organizzeremo pullman o carri per partecipare al Pride nazionale e far sentire la voce degli aderenti della nostra provincia.

Organizzeremo una sorte di “Notte bianca” sul territorio a supporto e promozione delle attività della nostra Associazione.

Istituiremo un “numero verde” e un “punto d’ascolto e d’accoglienza”, per quanti inizialmente vorranno avvicinarsi a noi, avere consulenze e pareri legali, attraverso un sostegno, un supporto morale e psichico, mantenendo in pieno il proprio anonimato.

Conclusione
In conclusione, come obiettivo ultimo e comunque fondamentale, ci impegneremo, a promuovere e veicolare il nostro lavoro, affinché possa crearsi, internamente alla nostra associazione, e esternamente con quanti incontreremo a vario titolo o grado nel nostro percorso, una vera “cultura delle diversità” dove tutti possano aprirsi all’altro senza riserva alcuna.


Documento politico in vista del congresso per la ricostituzione di Arcigay Salerno - ANTONELLO SANNINO

Dopo l’esperienza degli anni ’90 che, nonostante gli sforzi, ha visto l’Arcigay a Salerno in grande difficoltà a causa della scarsa partecipazione dei soci e delle socie, della scarsa collaborazione con enti, istituzioni e associazioni e di una alterna sensibilità alle necessità di promozione e sensibilizzazione del territorio, è nostra intenzione ripartire da questa autocritica per riprendere il cammino interrotto con obiettivi semplici e chiari: un Arcigay partecipata, aperta al confronto e al dialogo con tutti, sensibile alle istanze di tutta la comunità LGBT presente sul nostro territorio.

Oltre le differenze – un’associazione partecipata

Il coinvolgimento di tutta la comunità LGBT e la partecipazione di più ampia possibile sono i primi obiettivi che devono orientare la riapertura di Arcigay Salerno, bisogna quindi evitare che l’associazione sia per pochi, per un “elite”, bisogna aggregare quanta più gente possibile intorno al nostro progetto, cercando di superare tutto quello che è frammentazione socio-culturale-politica che è troppo spesso un limite della nostra comunità, dobbiamo parlare con le istituzioni democratiche, lontani però da ogni logica di partito e ben attenti a non essere assoggettati culturalmente(e non solo) ad una determinata corrente politica-culturale.
L’attenzione prioritaria alla comunità omosessuale e transessuale, alle famiglie, ai giovani e giovanissimi soci e socie, non può prescindere da una doverosa apertura al tessuto sociale, alle istituzioni, alle agenzie educative, a tutto l’associazionismo, a tutte quelle istanze democratiche e partecipate presenti sul territorio.
Questo non deve significare deroga ai nostri principi, alle nostre idee, ai nostri obiettivi; questo deve significare dialogo e confronto disponibile con quanti incontreremo sul nostro cammino e, laddove possibile, la ferma volontà di dialogare e costruire percorsi condivisi per la costruzione sempre più diffusa del bene comune.

Oltre le differenze – promozione e tutela della salute e del benessere

Attenzione prioritaria dovrà essere data alla promozione e alla tutela del benessere psico-sociale delle persone omosessuali, transessuali e delle loro famiglie. Azioni e strumenti concreti saranno il primo passo della nuova Aricgay Salerno.
La ricerca e la costruzione di reti solidali con quanti, enti, agenzie educative, istituzioni e associazioni vogliano dialogare con noi, sarà un lavoro certo impegnativo ma altrettanto importante al fine di promuovere sul territorio cittadino e provinciale un nuovo modo di percepire le differenze, di vivere l’alterità, di accogliere l’altro.

Attenzione prioritaria dovrà essere data alle istanze di quanti, giovanissimi e giovani, vivono la marginalità e l’esclusione dovuti al proprio orientamento sessuale e di genere. Il sostegno individuale a loro e alle loro famiglie non dovrà mai mancare.
Senza patologizzare o medicalizzare i nostri orientamenti affettivi e sessuali, occorrerà stabilire rapporti di collaborazione con le Asl al fine di formare, se è il caso, i dirigenti e gli operatori del settore, informare e sensibilizzare le persone omosessuali e transessuali e più in generale la cittadinanza tutta sulla prevenzione delle infezioni a trasmissione sessuale.

La promozione e la sensibilizzazione delle tematiche legate alle sessualità ed ai generi è parte di questo obiettivo nel convincimento che maggiore è la conoscenza e la diffusione di informazioni sul territorio, maggiore è la possibilità che questo territorio cresca in accoglienza, maturità, consapevolezza, democrazia, dignità e libertà.
La lotta contro ogni forma di discriminazione sessuale, razziale, etnica, religiosa sarà un punto fermo dell’azione della nostra associazione. In questo senso la lotta all’omofobia e alla transfobia sarà un aspetto imprescindibile della nostra azione.

Oltre le differenze - una nuova corrente culturale

Fare cultura dovrà significare promuovere con ogni strumento possibile una nuova ispirazione di convivenza, di conoscenza reciproca di apertura alle differenze. Arte, cinema, teatro, dibattiti, convegni, pubblicazioni, serate, eventi di festa, saranno tutti momenti e strumenti per diffondere questa nuova cultura dell’uguaglianza e dei diritti.

Oltre le differenze - Il circuito ricreativo

Con l’obiettivo di allargare il nostro bacino di utenza, per avvicinare più persone e far conoscere loro Arcigay, per evitare anche il rischio di parlare solo “tra di noi” , non ultimo per cercare fonti di finanziamento per l’associazione, lavoreremo anche nel settore cosiddetto ricreativo (locali, discoteche, club). Dovremo essere capaci di coniugare le attività ludiche con i messaggi che veicoliamo. Senza alimentare ghetti o chiusure, distanze o muri, ma anzi creando spazi-ponte in cui condividere, conoscere, aprirci alla società.

Oltre le differenze - Lavorare su progetti

L’associazione dovrà lavorare su obiettivi semplici, chiari e alla sua portata puntando sulla progettazione costante e l’organizzazione sempre più efficace ed efficiente del proprio lavoro. Con questi presupposti, e per rendere Arcigay Salerno sempre più un centro servizi per le persone omosessuali e transessuali e per le loro famiglie, ci attiveremo per scrivere progetti e accedere a bandi pubblici in modo da poter fornire agli utenti un servizio dedicato e utile. Collaboreremo con quanti nella nostra provincia, nella Regione e sul territorio nazionale, enti, istituzioni, università, scuole e associazioni, si occupano di diritti delle persone omosessuali e transessuali o che lavorano con il mondo gay, lesbico, trans; costruiremo una rete di rapporti tra l’associazione e la comunità per superare le divisioni interne e le lacerazioni dando un segnale in direzione opposta, ovvero un richiamo all’unità e alla collaborazione trasversale su obiettivi condivisi.

Oltre le differenze - Comunicazione

L’attenzione ai mezzi di comunicazione di massa, carta stampata, internet e social network sarà oggetto di costante monitoraggio. L’apertura alla società civile, il dialogo con quanti intendono entrare in contatto con la nostra associazione, la necessità di comunicare in maniera pertinente, capillare e tempestiva con il maggior numero di persone possibile ci spinge a potenziare sempre più questo ambito che sarà oggetto di grande e scrupolosa attenzione.


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