Magazine Diario personale

Ringraziamenti

Da Cuordicarciofo
Io di persone ne ho incontrate tante, ma poche sono rimaste.
Persone che riescono a donarti un ascolto vero, ce ne sono poche.
Questo lo sappiamo tutti.
E sei fortunato a trovarne qualcuna lungo la strada.
Per ascolto intendo un interesse sincero per te, tutta intera. Che va oltre i problemi comuni, gli interessi comuni. Sei tu l'interesse e ti ascolteranno, consoleranno, rideranno con te al di là del mood del momento.
Sono le stesse che non si offendono se non ci sei per un po', ché il rapporto va avanti uguale.
Quelle che non hanno paura a farsi sentire. Con una telefonata o una strillata.
Sono anche quelle che in punta di piedi le senti lo stesso dietro di te, che ti regalano una domanda, un "come stai?", un "allora e poi quella cosa che volevi fare?" che ti dice nello stesso momento: ci sono e ti penso.
Con questo ringrazio chi ha avuto la pazienza di seguirmi fin qui, con i miei post sibillini: dico, non dico, e poi dico a mezzo.
Ringrazio chi è rimasto anche se questo blog è una massa informe di appunti, disegni, pensieri scoordinati.
Sono "lontana dalla mammitudine" (prendo in prestito selvaggiamente).
Anche se non sono mai stata più mamma di così.
Quello che i sogni mi dicevano alla fine era questo.
Che era tempo di svegliare l'altra parte. Che sarei rimasta mamma lo stesso pur riprendendomi la VOGLIA di pensare a qualcosa d'altro. Di solo mio.
Sottolineo voglia.
E così ho fatto. E' stato un percorso spigoloso, a volte duro. Non è finito, ma inizia ad avere un senso.
Il distacco dall'essere solo madre, alla gioia di avere spazio per i miei pensieri, ha comportato guardare in faccia cose che venivano dall'essere figlia. Un circolo crudo e vizioso.
Rivedersi nelle crisi isteriche di tuo figlio fa venire la pelle d'oca.
Riconoscere certe abitudini mai perse e sapere che gliele stai passando, implica un lavoro di scavo notevole. Per me la soluzione è stata "riprendermi in mano".
Ho perso per strada qualcuno, qualche altro è felicemente rimasto e ne sono contenta.
Lo vedo dalle piccole cose: anche solo il rimbalzo di un mio disegno da una board all'altra.
Un consiglio chiesto e accolto con gioia. Un commento.
La verità è che ho tanti progetti per me e poco tempo per realizzarli. Poco nel senso anagrafico del termine. Che fra poco non mi considererà più nessuno perché sarò troppo "vecchia".
E allora mi ritrovo con poco tempo di qualità per raccontarmi in maniera adeguata. Con la giusta attenzione verso chi me ne regala sempre tanta.
Ecco, spero di non essere stata ancora criptica.

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