Riniti e allergie di primavera, gli omeopatici che aiutano
L'esperta: "Molti le soluzioni, anche se le terapie per guarire vanno fatte prima".
Federica Sciorilli BorrelliLa stagione dei pollini è alle porte e con essa sono in arrivo occhi arrossati e lacrimanti, pruriti, orticaria, eczemi e problemi di respirazione. Accanto ai farmaci convenzionali, però (cortisone, antistaminici e decongestionanti di ogni tipo), che non trattando la causa dell’allergia non sono in grado di guarirla, si stanno facendo largo anche i rimedi della medicina non convenzionale. Quelli omeopatici, in particolare, non solo rappresentano una valida scelta terapeutica nella prevenzione e nella cura dei sintomi allergici, ma risultano anche adatti a tutte le età e possono essere somministrati anche ai bambini e ai più anziani e senza nessun “effetto rebound”, vale a dire senza che si manifesti alcuna risposta "negativa" dell'organismo quando la terapia viene interrotta. Pro e contro: il parere dell'esperta
Ma quali sono i vantaggi e quali gli svantaggi a cui si va incontro quando si sceglie di alleviare i sintomi dell’allergia di stagione con l’omeopatia? Come funziona? Per saperne di più abbiamo sentito il parere della dottoressa Antonella Ronchi, presidente della Federazione italiana delle associazioni e dei medici omeopati (Fiamo) e coordinatrice del Comitato permanente di consenso e coordinamento per le medicine non convenzionali in Italia.Dottoressa Ronchi, oltre alle soluzioni che la medicina omeopatica propone in fase preventiva, esiste anche qualche rimedio omeopatico adatto a contenere i sintomi più comuni delle allergie, come ad esempio rinite, tosse, irritazione oculare, asma e orticaria allergiche?
Ci sono molti medicinali omeopatici “sintomatici”che possono alleviare i disturbi dell’allergia nella cosiddetta "fase acuta", e la scelta del farmaco da adottare va fatta essenzialmente sulla base delle modalità e delle caratteristiche del disturbo. Soffermiamoci sulla rinite. Se ad esempio ci troviamo davanti ad una rinite che paradossalmente peggiora al chiuso, in una stanza calda, e migliora all'aperto, il prodotto giusto sarà l’Allium cepa, che si ottiene dalla ben nota cipolla rossa, ma anche altri medicinali comeNux vomica. Per quanto riguarda invece l’impiego dellaPulsatilla, la scelta non verrà fatta in base alla modalità appena descritta, e questa sarà indicata maggiormente per il carattere della secrezione e la concomitante congiuntivite. Lo stesso vale per i caratteri dell’asma, i sintomi cutanei e tutte le altre sintomatiche legate ai disturbi allergici.
I farmaci omeopatici sono efficaci quanto gli antistaminici?
I farmaci omeopatici possono essere efficaci quanto un farmaco convenzionale solo se sono prescritti correttamente, e ciò non è sempre facile. Bisogna infatti non solo identificare con precisione le caratteristiche della sintomatologia del paziente, ma anche ricercare il medicinale che ha una patogenesi più simile alle manifestazioni cliniche acute del soggetto ed è quindi in grado di curarle. Parliamo perciò di un iter molto diverso da quello della prescrizione del farmaco convenzionale che, generalmente, viene invece prescritto semplicemente sulla base del nome della malattia.
Quali sono i vantaggi?
Sicuramente la minor tossicità, dato che i medicinali omeopatici hanno una diluizione che li rendono innocui. Inoltre, se somministrati correttamente, non limitandosi quindi solo a “sopprimere” un sintomo, i rimedi omeopatici riescono anche ad innescare un’azione generale di stimolo della capacità di reazione fisiologica dell’organismo, che quindi se ne avvantaggia nella sua globalità.
E per quanto riguarda gli effetti collaterali?
Agendo sull'organismo e mettendo di conseguenza in moto una reazione generale, nella fase iniziale di una terapia non si esclude la possibilità di reazioni eliminatorie (come ad esempio scariche di diarrea o reazioni cutanee) da parte dell'organismo. Non bisogna poi dimenticare che l’omeopatia è un atto medico, e in quanto tale va praticata da un medico che di volta in volta valuterà indicazioni e reazioni, inserendo la cura in un piano complessivo che tenga conto sia dei farmaci assunti sia delle altre patologie di cui soffre il paziente. Per un uso solo sintomatico, invece, ci si regola come per i farmaci da banco convenzionali: solo disturbi lievi e per pochi giorni.
Quando si sente parlare di omeopatia spesso e volentieri si sente parlare anche di approccio olistico. Vale solo per la cura preventiva o anche per i farmaci somministrati in fase acuta e quindi a fine curativo?
Ci possono essere, come ho già accennato, modalità differenti. Molti si limitano ad un uso sintomatico dei medicinali omeopatici e a tal fine sono stati anche messi in commercio preparati cosiddetti “complessi”, ovvero che contengono un certo numero di medicinali singoli, conosciuti per la loro azione sul sintomo. Fatta questa premessa, c’è da aggiungere che l’omeopata esperto cerca di agire sempre sul terreno, ovvero di stimolare una reazione individualizzata. Nella cura preventiva ma anche nella scelta del medicinale da somministrare al paziente in fase acuta.
Questi medicinali hanno costi elevati? Sono rimborsabili?
I medicinali omeopatici unitari hanno costi molto limitati, almeno per il momento. Un giro di vite sui costi delle registrazioni attualmente in corso, tuttavia, potrebbe portare a breve gravi conseguenze sulla reperibilità e sui costi di questa classe di medicinali.
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