Ieri Rino Gattuso, davanti ad un microfono coperto dal nome di Simoncelli, ha voluto chiarire i motivi reali della sua assenza forzata dai campi di gioco anche per mettere fine alle mille voci che circolavano da tempo: "Ho un problema al nervo dell'occhio, dopo 50 giorni di stop ci vogliono ancora quattro mesi e poi mi opero - ha detto il centrocampista a Milanello - Posso allenarmi, ma non posso giocare perché in campo vedo doppio. C'è stato un momento in cui pensavo al peggio, ora però voglio tornare a giocare. Il Milan mi è stato vicino".
Davanti al microfono della propria postazione in conferenza stampa Gattuso ha esposto una maglia rossonera con sopra stampato il nome di Marco Simoncelli per ricordare il campione scomparso domenica scorsa durante il GP di Sepang:
"....per prima cosa Vorrei ricordare Simoncelli: una cosa improvvisa che ha fatto davvero male. Al di là dei 24 anni, era un ragazzo che amava la vita, era sempre disponibile per gli altri. E' per questo che da ieri l'Italia lo piange con un affetto incredibile.
Se siamo qua è perché ne ho lette di tutti i colori. Forse è stata anche colpa mia. Mi sono chiuso 'a riccio' perché non accettavo una situazione così. Eravate preoccupati perché potevo dire che smettevo con il calcio. Ce ne vuole per abbattermi, l'importante è non mollare. In questo momento non sto pensando al calcio ma al quotidiano: è brutto non riuscire a guidare perché vedo doppio. La forza me la dà il fatto che riesco a lavorare a livello fisico con tranquillità. La cosa più importante è tornare a essere una persona normale nel quotidiano. La società mi sta vicina. La prima cosa cui penso sono i figli. Tavana dal primo giorno mi ha detto che era preoccupato: aver scoperto che non c'erano tumori è stato un sospiro di sollievo. Io nello spogliatoio sono sempre presente, il calcio è la mia vita. Faccio il lavoro che amo e questo è la cosa che mi fa andare avanti. ne uscirò più forte di prima. Venticinque giorni fa c'è stato il rischio di smettere: la prima cosa che Galliani mi ha detto è stata "Non ti preoccupare, abbiamo bisogno di te anche in altri modi".
Il mio infortunio nasce da uno scontro con Nesta? Il dottor Tavana mi aveva sconsigliato di giocare. Sono sceso in campo a tutti i costi ma già vedevo doppio. Sandro non l'ho visto proprio. Quattro giorni prima si era già manifestato qualcosa. Quei venti minuti della partita con la Lazio sembravo ubriaco, sono stati bruttissimi: vedevo Ibra in quattro posizioni diverse.
A livello fisico riesco a fare tutto. In partita, non vedendo i compagni e la palla, rischio di far male a me e a loro. Faccio carichi di lavoro pesante, ma col pallone... E' da 45 giorni che è venuto fuori questo problema. Vedi le persone in tre posizioni diverse... Tra quattro mesi ci sarà l'intervento per mettermi a posto i gradi dell'occhio. C'è stato un momento in cui non pensavo al calcio. Pensavo al peggio. Al calcio ci ho pensato quando le cose più gravi sono cominciate a scomparire.
Dopo tanti anni ho un rapporto bellissimo con tutti, se sono coinvolto nel progetto ho entusiasmo. Mi ritengo molto fortunato di far parte di questa famiglia. Io ho avuto la fortuna di essere Gattuso, ci sono persone che non hanno neanche i soldi per fare una visita. C'è gente che sta a letto per mesi e mesi per lo stesso problema, io faccio una vita normale.
La squadra? Per sdrammatizzare mi prende in giro. I primi venti giorni l'occhio era storto. Cassano e Ibra facevano i versi. E' stato importante che sdrammatizzassero la situazione. Vedere il 'duro' della situazione con gli occhi storti fa un po' ridere. Ho dato a Cassano il modo per farlo divertire.
CLICCA QUI E GUARDA IL VIDEO DELLA CONFERENZA
Dopo di lui ha preso la parola il dottor Rodolfo Tavana che ha dichiarato:
Rino ha la paralisi del sesto nervo cranico. Vede dieci decimi, non ha problemi di vista. Quello che abbiamo fatto è cercare opinioni di specialisti in Italia e all'estero che potessero aiutarci. Ci siamo tenuti in contatto con gli Stati Uniti, con un neurochirurgo che parla italiano, in Italia ci siamo rivolti ai maggiori esperti, con il dottor Campus che tutt'ora lo stanno curando. Escludere le cose importanti è stato l'inizio. Ci sono alcune ipotesi di quella che può essere stata la causa. La prognosi non è ben delimitata: bisogna aspettare da due ai sei mesi. Al momento è stata impostata una terapia per ridurre i sintomi che gli fanno vedere doppio dal lato sinistro. Ha un nervo che fa muovere un muscolo, non ha un problema all'occhio.