Rinviare la Dieta e' una Soluzione?
Pubblicato: 03. 01. 2012 Commenta
Ieri i mercati hanno risposto con entusiasmo alla grande mistificazione che si sta realizzando per manipolarne l’andamento, mostrando di cadere nella rete mediatica dell’illusionismo finanziario. Per gli ignari investitori si sta tendendo una trappola che scatterà tra qualche giorno, quando le mani forti avranno terminato la fase distributiva che probabilmente stanno effettuando e che necessitava di qualche colpo di teatro per stimolare all’acquisto anche i più recalcitranti. Il progetto, al quale, come sempre, partecipano entusiasti tutti i mass media specializzati e prezzolati, prevede che si presenti all’opinione pubblica come un successo quello che è stato semplicemente un rinvio della resa dei conti tra Barak “Mani Bucate” Obama e la realtà della finanza pubblica americana. Il Fiscal Cliff, come la profezia dei Maya, è stato presentato nelle scorse settimane come un evento naturale, un terremoto oppure un uragano, in grado di distruggere l’economia americana attraverso la recessione se non fossero intervenuti i nostri eroi per evitarlo. L’accordo che sposta avanti di due mesi il termine finale del conto alla rovescia, in cambio di un peggioramento del debito che si deve ridurre, è stato salutato da tutti e festeggiato dai mercati come il classico lieto fine tipico dei triller, che tanto piacciono agli americani. In realtà il debito americano è come lo strato di grasso che avvolge buona parte degli abitanti degli States, dediti da anni alla pratica del mangiare schifezze (fritti, hamburger, bibite gassate e birra). I chili di troppo si accumulano inesorabilmente ed i vestiti debbono continuamente essere sostituiti da altri di una misura in più: infatti il tetto del debito, oltre il quale per legge lo stato federale non può più pagare i sui creditori, che all’epoca di Clinton era di 4.000 miliardi, con Bush è arrivato a 12.000, lo scorso anno è stato spostato a 16.400 miliardi di dollari. Ora è stato nuovamente raggiunto e il Tesoro ha comunicato che a fine febbraio dovrà essere nuovamente ampliato. Al nostro grasso bilancio federale restano due alternative: dieta ferrea, cioè tagliare la spesa e aumentare le imposte in modo significativo, per ridurre il peso e rientrare nei pantaloni, ma questo significa sopportare un periodo di sacrifici e fame (la recessione). Oppure fregarsene ed accettare l’obesità, continuare ad ingurgitare di tutto (allargando il debito per poi farlo comprare alla FED) con tutte le conseguenze del caso (medicine, analisi e problemi di salute), che per l’economia USA significano inflazione, svalutazione del dollaro, downgrading del rating, aumento degli interessi e, per finire, fuga degli investitori stranieri. A Capodanno il nostro ciccione ha avuto la notizia che la dieta è stata rimandata di due mesi. Però non è stato alzato il tetto del debito. Caso mai lo sarà a fine febbraio se ci si mette d’accordo. A me non sembra una soluzione. Ai Media specializzati e prezzolati sì, come pure, sembrerebbe, ai mercati. Stiamo a vedere. Io sento molta puzza di bruciato.