Poche ore fa ci ha lasciati Eugene "Gene" Colan, storico disegnatore della Marvel Comics che ha legato il suo nome a supereroi degli anni 60 e 70 come Iron Man, Capitan America e Daredevil.
Per me, che ho sempre schifato l'Uomo di Ferro e Cap (almeno fino a tempi recenti), il vecchio Gene era soprattutto Devil, il Devil di quando io ero un piccolo divoratore di fumetti: quello sghembo, storto, dai tratti deformati, che combatteva di notte contro nemici assurdi e spesso imbarazzanti quali Stilt-Man, il Gufo, Mister Hyde, il Gladiatore, lo Scarabeo, persino L'UOMO-RANA (dio!!! perché, Stan??). Quello fidanzato con Karen Page a cui rivelò la sua identità segreta e che poi, dopo il comprensibile crollo della bella Karen (che non si sarebbe più ripresa, la poveretta), si mise a saltellare tra i tetti di Hell's Kitchen con l'intrigante Vedova Nera (mai capito che poteri avesse, a parte quei bracciali spara-cose, ma di sicuro era una gran gnocca).
Uno stile di disegno inimitabile il suo, nero, oscuro, in cui i corpi sfidavano la legge di gravità, che diede spessore al personaggio del Cornetto ben prima che arrivasse Frank Miller e lo rendesse definitivamente adulto. E noi con lui.
E allora buon viaggio vecchio Gene, e chissà che la tua morte (ahimé) non sia l'occasione per i tipi pigri di Panini di ripubblicare il tuo vero capolavoro: quel "Tomb of Dracula" con testi di Marv Wolfman di cui disegnasti tutti i 70 numeri dal 1972 al 1979. In Spagna si trova in una splendida ristampa da mesi; in Italia, come spesso accade, no.
Rest in peace, e salutaci Karen Page.