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Ripartizione diritti TV, modelli a confronto

Creato il 11 novembre 2014 da Stefano Pagnozzi @StefPag82
Ripartizione diritti TV, modelli a confrontoInteressante analisi pubblicata dal sito web diariogol.com sulla ripartizione dei diritti tv nei cinque principali campionati di calcio europei, Premier Leauge, Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1, che pone l'attenzione sui differenti modelli di ripartizione dei proventi tra i club ed evidenzia i sistemi che garantiscono maggiore equità nella distribuzione.
Dai dati recenti la Liga spagnola risulta essere il campionato dove domina la disuguaglianza nella ripartizione con Real Madrid e Barellona che drenano il 40% circa dei ricavi complessivi annuali, circa 140 milioni di euro per stagione a testa, incassando ben 100 milioni in più del terzo club nella graduatoria della ripartizione, il Valencia, che ne incassa 48, e rispetto all'ultima l'Almeria(18 milioni) 9 volte in più.
La problematica è da tempo al centro dell'attenzione dei tifosi spagnoli che chiedono una revisione dei critieri di divisione degli introiti, per favorire equità e che favorirebbe una maggiore competitività del campionato, e recentemente la Federación de Accionistas y Socios del Fútbol Español (FASFE), collettivo che rappresenta gli interessi dei piccoli azionisti e dei membri delle associazioni di tifosi della Spagna, ha annunciato che presenterà una denuncia formale agli organi competenti dell'Unione Europea per la mancanza assoluta di equità nella ripartizione dei proventi dei diritti TV tra i club della Liga(qui dettagli).

Ripartizione diritti TV, modelli a confronto

Source: diariogol.com


Anche l'Italia presenta una ripartizione controversa con grandi differenze, anche se più contenute rispetto alla Spagna, tra i grandi club e le società minori, la Juventus incassa 94 milioni complessivi, 14 in più dell'Inter(80,4), 17 più del Milan(77,9)33 in più rispetto all'AS Roma(61,4), 77 milioni in più del Sassuolo, ultima nella classifica.
In Italia, il 40% del totale è diviso in parti uguali. 5%, secondo la posizione nell'ultimo campionato. Circa il 15% dipende dai risultati della squadra negli ultimi cinque anni. 10%, secondo la classifica storica calcolata dal 1964. Circa il 5%  dipende dalla popolazione della provincia in cui si trova la società. E per ultimo, e il più controverso: non meno del 25% a seconda del numero di tifosi del club con tre società esterne che si occupano di questo calcolo e su cui i club non hanno possibilità di intervenire.
Bundesliga, Premier e Ligue 1 risultano in cui è riscontrabile maggiore equità nelle ripartizioni dei ricavi. Nel campionato tedesco solo 18 milioni di differenza tra il Bayern Monaco, prima, e l'ultima, con i criteri che si basano sul seguito di pubblico e sui risultati sportivi nei tornei nazionali dell'ultimo quadriennio.
In Premier League il 50% dei quasi 2 miliardi di euro viene ripartito con quote uguali per tutte le 20 società del massimo campionato inglese, il 25% in base alla posizione in classifica del campionato precedente e il restante 25% in base al numero di match dei club che vengono trasmessi in TV(non tutte le partite della Premier hanno la diretta televisiva).
Anche il nel campionato della Ligue 1 metà dei ricavi vengono distribuiti in maniera equa per tutti i club, un 25% in base ai risultati della stagione precedente, un 5% rispetto ai risultati nell'anno solare complessivo e il restante in base alla quantità di match che hanno la diretta TV.

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