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Siamo di nuovo qua',dopo poco tempo,a piangere un altro italiano,un ragazzo,un Alpino uno di noi che ha lasciato la propria vita fra quelle maledette rocce afghane. Oltre al dispiacere che gia' di per se e' immenso ci aggiungo anche il fatto che era una Penna Nera e solo chi ha avuto come me il privilegio di indossare quel cappello e quella divisa sa di cosa parlo e dello spirito di corpo che ci unisce per la vita.Un altro ragazzo morto,il 37 esimo dall'inizio della nostra partecipazione a quella maledetta guerra,perche' di guerra si tratta e la nostra Costituzione non ci consentirebbe di partecipare a una guerra.
Perche' siamo la'?
Evitiamo di sentire puttanate del tipo "esportare la democrazia" perche' le democrazie come le rivoluzioni non si esportano mai. Siamo la' per reggere il bordone agli americani,siamo la' per una guerra che non e' la nostra,gli stessi americani che armavano gli afghani contro i sovietici ora li combattono a loro volta,dov'e' la logica in tutto cio'?Stare la' ci costa una barca di soldi e sopratutto tante,tante,tante vite umane,sono stufo di vedere quelle merde dei nostri politici ai funerali con la loro ipocrita faccia di circostanza.
E' vero che sono militari di mestiere ma servono la nostra patria ed e' sempre piu' difficile trovare giustificazioni a morti che nulla hanno a che vedere con la difesa del nostro suolo. Chiudiamo al piu' presto questo vergognoso capitolo e riportiamo a casa i nostri militari prima che altri perdano la vita in fra quelle maledette rocce.
La terra ti sia lieve Ragazzo