Magazine Racconti

Riposerò quando sarò morta

Da Rossellamartielli
Ultimamente aggiorno poco perché sto lavorando tantissimo... il lavoro che faccio mi piace, certo, ma quando raggiungo certi ritmi mi sento sempre un po' scazzata e soprattutto mi viene l'allergia al computer, se lo vedo anche solo 5 minuti più del necessario sclero! Continua la fase iperattiva: mille progetti, mille idee, decine di incombenze tra la promozione di un libro e l'uscita dell'altro, la fiera del libro di Torino che incombe (non vedo l'ora!!!) e alcune proposte stuzzicanti che vorrei accettare ma che ho paura di non riuscire a portare a termine come si deve, visto il poco tempo a mia disposizione.Perché io sono una perfezionista. Se una cosa la faccio dev'essere fatta come Dio comanda, altrimenti niente. Ragion per cui sono una personalità fortemente incline all'esaurimento.Sto cercando di smussare questo lato del mio carattere, e in parte ci sto riuscendo, ma la voglia di fare mille cose e tutte bene credo non mi abbandonerà mai. E poi quello che mi manca più di tutto in questo periodo è il tempo per scrivere... ho scritto un paio di racconti per dei concorsi, ma il nuovo romanzo che avevo in mente viaggia ancora in alto mare. E se accetto le proposte ricevute mi sa che ci viaggerà ancora per parecchio. Mi dispiace, ma pazienza. Ora come ora mi da preoccupazione la questione soldiHe si, perché tutto questo lavoro extra non si traduce mica in altrettanto guadagno... anzi, è già tanto se riesco a tirare avanti! Tra i miei obiettivi di questo 2011 c'è assolutamente quello di avere finalmente uno stipendio fisso... che cavolo, direi che l'età ce l'ho!E poi vorrei (nell'ordine che mi viene in mente) le seguenti cose:- Comprarmi una casetta piccina picciò tutta mia (è da quando sono bambina che con la mente fantastico su come arredarla!);- Iscrivermi all'università (sì, di nuovo. No, non vi dico a che facoltà... per scaramanzia dico solo che ci ho pensato bene, che ne ho voglia e sarebbe l'ennesimo "investimento" sul mio futuro);- Ricominciare a studiare il francese (non chiedetemi perché);- Trasformare la mia benedetta tesi in un altrettanto benedetto saggio da mandare alle stampe;- Pubblicare il mio terzo romanzo e scrivere il quarto (sono prolifica, lo so);Che altro? Forse recuperare un po' la vita sociale, ma ora come ora la vedo difficile... Mi sento come quando all'università ero sotto esame e mi riducevo a un relitto umano: capelli sporchi, faccia sfatta, brufoli, vestiti sciatti da casa e chi più ne ha più ne metta... Solo che poi, dopo l'esame, rifiorivo alla grande e mi davo alla pazza gioia... ora mi sembra un esame perenne! Mahhh!Comunque il mio nuovo mantra è:RIPOSERO' QUANDO SARO' MORTA.Che poi in fondo mi sembra giusto.Vi lascio con una canzone che ultimamente ascolto sempre e che amo moltissimo... è in francese, perciò la amo e la canticchio ancor di più! 
Non, Je ne regrette rien (Edith Piaf)


Non! Rien de rien ... Non ! Je ne regrette rienNi le bien qu'on m'a faitNi le mal tout ça m'est bien égal !
Non ! Rien de rien ...Non ! Je ne regrette rien...C'est payé, balayé, oubliéJe me fous du passé!
Avec mes souvenirsJ'ai allumé le feuMes chagrins, mes plaisirsJe n'ai plus besoin d'eux !
Balayés les amoursEt tous leurs trémolosBalayés pour toujoursJe repars à zéro ...
Non ! Rien de rien ...Non ! Je ne regrette nen ...Ni le bien, qu'on m'a faitNi le mal, tout ça m'est bien égal !
Non ! Rien de rien ...Non ! Je ne regrette rien ...Car ma vie, car mes joiesAujourd'hui, ça commence avec toi !

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