Riqualificazione ed allargamento dei marciapiedi a Via del Babuino. Rischi e opportunità di una piccola rivoluzione

Creato il 23 luglio 2014 da Romafaschifo


Premettiamo che l'operazione è di grande livello e prestigio. Guardare, da Piazza Di Spagna, tutta la prospettiva del Babuno fino a Piazza del Popolo e percepirla priva della disordinata sosta di auto sarà un colpo d'occhio pazzesco. Il Babuino era un luogo da cui scappare. Degrado a causa delle auto, pericolo a causa delle auto, auto in divieto (in realtà i due marciapiedi avrebbero dovuto essere affiancati da piccole aree pedonali che qualche mese fa, da solerti comitati di quartiere dei nostri stivali, sono state sostituite da strisce blu). Ora si cambia tutto. Marciapiedi più larghi (dalle foto si percepisce la differenza rispetto a prima) e stop a turisti e romani che camminano di fatto in fila indiana. Stop a conseguenze micidiali sul commercio che di tutto questo, invece di guadagnare come pensano molti commercianti romani, soffriva.

E la cosa divertente, quando la strada sarà finita e diventerà un corso stupendo e passeggiabile, sarà vedere la differenza con Via di Ripetta. Qui, al Babuino, i commercianti hanno capito che le auto parcheggiate creano disagio, degrado e fanno passare la voglia ai compratori di spendere; lì a Ripetta i commercianti (ve lo ricordate er macellaro famoso?) hanno spinto - dopo i lavori, benché durante i lavori, in mezzo al cantiere, gli incassi fossero aumentati del 30/40% proprio perché non passavano e non sostavano le auto - per il ritorno della sosta. E la strada è tornata ad essere lo schifo di prima. Con il recupero del Babuino, Ripetta cadrà ulteriormente in crisi così - forse, ma non ne siamo certi - i commercianti di questa strada capiranno che sono stati loro causa del loro male, altro che crisi economica...

Occorre dare atto a Ignazio Marino. Il progetto esisteva da anni, ma solo ora si è sbloccato ed è partito anche velocemente. E con lui è partito tutto il progetto, speriamo concreto, di pedonalizzazione del Tridente. Alemanno aveva fatto un doppio gioco squallidissimo: prima aveva affossato il mai troppo rimpianto parking del Pincio e poi aveva detto che la riqualificazione del Tridente si faceva solo una volta fatte le infrastrutture. Ma razza di genio, ma se le infrastrutture le avevi cassate tu stesso!!!

I dubbi? Ce ne sono tanti. Il primo è sulle aree di carico e scarico. Il rischio è che, quando non ingombre di furgoni (i tempi devono essere molto di più contingentati), si ingombrino di macchine "giusto-un-attimino". Magari di proprietà dei commercianti stessi. Ma il dubbio più grande è quello dei marciapiedi. Avete presente Via di Fontanella Borghese. Se non l'avete presente ecco un video qui sotto.


E' una strada che ha avuto tanti anni fa la stessa riqualificazione di cui sta beneficiando oggi il Babuino. Ma dopo qualche mese della fine dei lavori, gli automobilisti, vedendo che controlli non ce n'erano, vedendo che videosorveglianza non ce n'era hanno iniziato a utilizzare i nuovi e larghi marciapiedi realizzati dall'amministrazione come parcheggi abusivi. Quasi sempre impuniti. E perché non sono stati piazzati dei bei paletti a tutelare i percorsi pedonali, direte voi? Semplice: perché anche in quel caso la soprintendenza si oppose. I paletti sono antistorici perché non ci sono mai stati, sostengono (e sfido: non c'erano le macchine, non c'erano manco i paletti anti-macchine!), e così si oppongono a soluzioni che sono la norma in ogni parte del mondo. Favorendo illegalità e degrado. Via del Babuino ha il rischio di divenire un parcheggio abusivo e gratuito per decine di macchine che si appoggerrano sul marciapiede (tra l'altro danneggiandolo) "solo-un-attimino-peffà-una-commissione". Troviamo il modo, credibile e efficace, di evitarlo.

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