Comodo, caldo, economico e poco ingombrante. Queste le caratteristiche ideali degli impianti di riscaldamento che vorremmo realizzate.
Quando si avvicina il cambio di stagione, con l’abbassamento delle temperature il primo pensiero va all’impianto di riscaldamento.
Quando è possibile accendere il riscaldamento? Quali le tipologie di impianti e
Per sapere in quale periodo è possibile accendere gli impianti termici, bisogna conoscere la propria zona climatica di appartenenza.
Il territorio nazionale è suddiviso in sei zone climatiche come illustrato in maniera dettagliata in questo articolo pubblicato da Confedilizia.
Il Comune di Ancona rientra nella fascia D, per cui l’accensione del riscaldamento è prevista nel periodo dal 1° novembre al 15 aprile, per un massimo di 12 ore, frazionabili nell’arco della giornata in due o più sezioni.
Parlare di impianti di riscaldamento significa toccare temi come il risparmio energetico, le leggi europee e nazionali sempre più rigide in fatto di efficienza degli edifici e degli impianti stessi.
Secondo il Dlgs 102/2014 entro il 31 dicembre 2016 tutti gli edifici con il riscaldamento centralizzato dovranno dotarsi di impianti di valvole termostatiche e contabilizzatori del calore.
Ad oggi, da una stima effettuata da un network di imprese lombarde specializzato in riqualificazione energetica, oltre la metà dei condomini con impianto centralizzato non si sono ancora adeguati. Ormai mancano pochi mesi per mettersi in regola ed evitare di incorrere in sanzioni, tanto che è stata avviata la “campagna dei 100 Giorni” per sensibilizzare i professionisti e gli amministratori di condominio a prendere rapidi provvedimenti.
Attualmente gli impianti di riscaldamento impongono ai cittadini di documentarsi su un settore in forte evoluzione. Caldaie, pompe di calore ecc.., sono solo una minima parte delle scelte possibili per un nuovo impianto di riscaldamento. Termosifoni e radiatori, anche se dotati delle valvole termostatiche, possono essere sostituiti con sistemi più evoluti dal punto di vista di efficienza ed estetica.
Il riscaldamento a battiscopa installato lungo il perimetro delle stanze,sostituisce il tradizionale zoccolo, non necessita di particolari opere murarie, è quasi invisibile, non solleva polvere e garantisce una diffusione del calore molto efficiente per l’utilizzo di poca acqua nell’impianto, così da adattarsi al meglio ai sistemi alimentati a energia solare, mantiene asciutti i muri e diffonde un calore omogeneo in tutto l’ambiente.
Il riscaldamento a pavimento è una soluzione già collaudata da anni, utilizza un sistema radiante, a pannelli, azzera l’ingombro, non solleva polvere e permette di avvicinare i mobili alle pareti senza il rischio di rovinarli a causa della concentrazione dell’aria calda.
Sistema disponibile sia con sistemi basati sulle tubazioni sia su conduttori elettrici.
Il riscaldamento elettrico è conveniente se la produzione di elettricità avviene attraverso il fotovoltaico. Si distingue per la capacità di ottimizzare la resa dell’energia per autoconsumo.
Il riscaldamento a soffitto richiama il funzionamento del sole, non solleva polvere, può essere abbinato al raffrescamento, non limita la scelta dei materiali, non comporta ingombri e consente di utilizzare tutte le superfici della stanza, risultando ottimale anche per il sottotetto.
Il riscaldamento a infrarossi, tra le tecnologie più all’avanguardia, sfrutta i vantaggi dell’irraggiamento attraverso onde elettromagnetiche che riscaldano le superfici della stanza, anziché l’aria. La dispersione di calore risulta minima e consente di mantenere gli ambienti asciutti.
Per qualsiasi approfondimento rimandiamo ai tecnici del settore, la breve descrizione degli impianti di riscaldamento vuole essere uno spunto per avviare le proprie ricerche informative e commerciali specifiche.
(questo articolo è stato scritto da Ketti Marini)