Rischio dittatura

Creato il 19 agosto 2011 da Malpaese @IlMalpaese

Di Peppe Carpentieri.

Era il 13 luglio quando consigliavo di approfittare del periodo estivo per leggere testi sull'economia e sulla moneta. In questo mese di agosto assistiamo una forte accelerazione degli attori - nel senso cinematografico - politici per ridurre i diritti, privatizzare tutto e accentrare poteri nelle mani di persone non elette dai popoli. Tutto accade alla luce del Sole mentre gli italiani sono al mare per distrarsi e non pensare al proprio futuro. Al ritorno delle vacanze gli italiani troveranno più tasse e meno diritti a vantaggio delle solite SpA che governano il mondo.

In questa settimana di ferragosto i titoli dei media sono stati a dir poco terroristici circa il default dell'Italia per spiegare - manipolando - la proposta di riduzione sui costi essenziali a garantire i servizi dei cittadini. Tale proposta è stata scritta dei banchieri della BCE e non dal Governo. Fossimo consapevoli di questi comportamenti scoppierebbe una vera rivoluzione poiché stiamo leggendo da tutti i media che persone non elette dai popoli, Trichet, Draghi, Van Rompuy, stanno decidendo sulla vita di milioni di cittadini e che i dipendenti eletti, nel Parlamento italiano, non fanno nulla per fermare questo scempio perché hanno ceduto la sovranità monetaria a istituzioni non rappresentative degli interessi pubblici senza il permesso del popolo sovrano (tradimento alla Repubblica).

E' incredibile ma tutti i media stanno commentando questa notizia: ridurre il deficit pubblico vendendo beni demaniali e servizi pubblici alle SpA. Rileggete bene: ridurre il deficit pubblico non il debito pubblico poiché quasi nessuno spiega il significato dei termini e la differenza fra debito e deficit. "Tutti" gli stati che hanno abdicato il potere di emettere moneta sovrana ad una banca centrale hanno anche un debito. Il deficit è la differenza fra la spesa dei servizi statali (Enti, servizi, stipendi ...) e gli introiti dello Stato, quindi ridurre il deficit significa ridurre lo Stato. Lo Stato siamo noi. La soluzione dei politici? Incentivare la cessione di altre sovranità, sempre meno diritti e più SpA (tradimento alla Repubblica). Hanno persino stimato il valore di questi servizi: 102 miliardi, per consegnare il controllo diretto di energia, acqua, rifiuti e trasporti nelle mani del "mercato", cioè dei soliti potentati per controllare meglio le vite dei cittadini e aumentare la dipendenza nei confronti dei privati e usurpare altra sovranità popolare. La soluzione? E' semplice, trasformare queste società in cooperative di proprietà dei cittadini - gli utenti che pagano le bollette - con l'obbligo di reinvestire gli utili sul territorio locale ( democrazia economica - art. 47 Cost.) . Guarda caso la soluzione è opposta all'idea presentata dalla BCE.

Il dovere di un governante è quello di garantire la felicità del proprio popolo e non il pareggio di bilancio poiché la moneta è carta igienica mentre la vita su questa pianeta è offerta dal Sole. Se i cittadini hanno bisogno di un ospedale nuovo, di una biblioteca civica, di mettere in sicurezza un fiume dov'è il problema? I soldi? Ma li abbiamo inventati per questa ragione, la domanda non dovrebbe essere quanto costa ma ci sono le risorse (materiali, terreno, impatto ambientale, ciclo vita ...) per farlo?

Un esempio concreto. Sulle cronache locali si legge: " Task force contro i piromani", " emergenza incendi nel Cilento" (in La Città, 13 agosto 2011, pag. 24), poi si legge che la Giunta Caldoro taglia fondi per i forestali. Un altro esempio, il Sindaco di Cagliari esclama: "già fatichiamo a sostituire l'amianto nelle scuole". Poi, non dimentichiamo come i Governi si sono opposti all'introduzione della vera class action che toglie capitali a chi inquina e uccide senza avviare processi nei Tribunali. Questi esempi servono a dimostrare, con semplicità, l'enorme distanza fra la vita reale e il mondo illusorio dell'élite europea e italiana che ragiona, prioritariamente, in termini di costi, in termini di bilancio, ponendo la carta moneta al di sopra delle vite umane e del buon senso. Ricordiamolo, parliamo di carta moneta a debito - Trattato di Lisbona - che oggi è stampata proprio come facevano i falsari a seguito del superamento del " gold standard"; cioè stampare moneta dal nulla senza un controvalore in oro. Stampare moneta come avviene oggi era un reato, oggi non lo è più anzi si insegna all'università; esportare attività finanziarie era un reato. Quindi, ridurre il deficit significa cancellare i servizi per fare prevenzione e tutela del territorio. Per eliminare gli sprechi è sufficiente cancellare i paradisi fiscali, consentire agli inquirenti di controllare le banche e arrestare i criminali, non bisogna mai confondere la spesa pubblica con il comportamento illecito delle persone.

Serge Latouche scrive: [...] è probabilmente necessario uscire dall'euro, se non è possibile correggere le storture. Dobbiamo riappropriarci della moneta che dovrebbe ritrovare il suo posto. (in Il Manifesto, 27 luglio 2011, pag. 16)
Loretta Napoleoni: [...] un'alternativa è quella di creare un sistema bancario parallelo a quello esistente, finanziato e di proprietà dello Stato per garantire i risparmiatori [...] (in Rainews24)
Loretta Napoleoni: [...] sicuramente l'euro allargato è morto, si tratta solamente di mesi. Ci sarà un ritorno alle valute nazionali, per quanto riguarda ai paesi deficitari, la prima è la Grecia e questo equivarrà a un default. [...] Il 2012 è l'anno critico [...]
Luciano Gallino: [...] le organizzazione cui i governi mostrano di aver ceduto la sovranità economica, quali il Fmi, la Bce, la Commissione europea e le agenzie di valutazione, non godono di alcuna legittimazione politica. (in Corriere della Sera, 14 luglio 2011)
Zygmunt Bauman: [...] se lei fa un incidente in macchina l'economia ci guadagna. I medici lavorano. I fornitori di medicinali incassano e così il suo meccanico. Se lei invece entra nel cortile del vicino e gli dà una mano a tagliare la siepe compie un gesto antipatriottico perché il Pil non cresce. Questo è il tipo di economia che abbiamo rilanciato all'infinito. Se un bene passa da una mano all'altra senza scambio di denaro è uno scandalo.

Per tenere in piedi questa recita i media fanno leva su argomenti persuasivi come l'evasione fiscale e gli sprechi della politica. Ovviamente non spiegano che in questo sistema il crimine è favorito sia dal diritto societario che consente l'uso delle scatole cinesi, l'uso delle società off shore e l'uso dei paradisi fiscali. Ovviamente i media non spiegano che i sistemi finanziari sono stati inventati, progettati e proposti proprio dalle banche centrali, enti privati e autonomi, utili a coprire corruttori e corrotti. Nessun pubblico ministero può indagare o inseguire i soldi - le prove della corruzione - poiché si trovano di fronte al segreto bancario dei paradisi fiscali.

Oggi tramite il terrorismo mediatico chiamato default, questi attori politici propongono un governo economico nelle mani di un Presidente dell'Unione Europea che nessuno conosce e che è stato nominato dal club Bilderberg.

Già oggi l'Unione Europea è costituita da Enti non eletti dai popoli: Commissione, Consiglio, BCE, quindi già oggi l' UE non è un'organizzazione democratica rappresentativa e che viola il principio di separazione dei poteri. Nell'UE il potere esecutivo ha il potere di promulgare le leggi. Se i popoli non faranno sentire la propria voce, il futuro potrà essere quello di una dittatura autoritaria, le premesse ci sono tutte.

Mentre gli italiani vengono terrorizzati e ricattati, altri popoli hanno fatto enormi passi verso la libertà e la vera democrazia, due casi emblematici: il popolo islandese che ha condannato banchieri e governanti e il Chiapas. Dal 2007 a Vicam, nello stato di Sonora (Messico) si sono ritrovati fianco a fianco indiani di settantasei popoli venuti da dodici paesi d'America. Europei e americani, diversi ma uniti da una coscienza collettiva. Noi italiani dobbiamo cambiare paradigma culturale e informarci meglio su come altri popoli stanno lottando per la libertà.

fonte : http://peppecarpentieri.wordpress.com/2011/08/17/rischio-dittatura/


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