L'ultima volta che fu avvistato il rospo arcobaleno, un bizzarro anfibio del Borneo su cui si sa molto poco, è stata nel 1924. Ora, Indraneil Das della University Malaysia Sarawak ha riscoperto il rospo perduto: si chiama Ansonia latidisca, e da diverse decadi è stato classificato come uno degli anfibi più ricercati del mondo.
Fino ad ora l'unica descrizione disponibile su questo rospo era un'illustrazione realizzata negli anni '20 del secolo scorso dagli scopritori europei che per primi si trovarono di fronte questo bellissimo anfibio.
"Quando ho visto l'email con oggetto 'trovato Ansonia latidisca' arrivare nella mia casella di posta, credevo a stento ai miei occhi. Alla foto era stata allegata un'immagine, la prova della prima fotografia di questo colorato rospo arboricolo" dice Robin Moore di Conservation International. "La specie si è trasformata nella mia mente da illustrazione in bianco e nero a creatura vivente e colorata".
Le ricerche iniziali di Indraneil Das hanno avuto poco successo: i primi mesi sono trascorsi senza alcun avvistamento, nonostante le lunge nottate passate ad attendere sulle montagne di Sarawak. La mancanza di risultati ha costretto i ricercatori a spostarsi ad altitudini più elevate fino a quando, una sera d'agosto, Pui Yong Min, membro della spedizione, ha trovato un rospo Ansonia latidisca su un albero, a circa due metri di altezza da terra.
In totale sono stati avvistati tre esemplari del rospo, un maschio e una femmina adulti, e un individuo giovane. Sono tutti stati scoperti sugli alberi di Penrissen, una regione all'esterno del sistema di aree protette di Sarawak.
I rospi non superano i 5 centimetri di lunghezza nelle femmine adulte, e i 3 centimetri per i maschi. Ma quello che distingue questo rospo dagli altri è la pigmentazione della sua pelle: viene chiamato "rospo arcobaleno" per via delle chiazze verdi, rosse, gialle, blu, arancio e viola di cui è ricoperto il suo corpo.
L'unica illustrazione di Ansonia latidisca risalente al 1924.
La specie è a rischio di estinzione, e stando alle statistiche è possibile trovarla in un'area dalla superficie inferiore ai 500 km/2. Ad oggi sono note solo due località in cui questi anfibi riuscirebbero ancora a sopravvivere: il monte Damus in Indonesia, e il monte Penrissen a Sarawak. E' tuttavia possibile che una specie così elusiva possa essere presente anche in altre aree, e con densità superiori a quelle stimate, ma se sono 87 anni che nessuno la avvista un motivo ci sarà pure...
Il problema è che si sa estremamente poco su questo rospo: non si hanno stime della dimensione delle popolazioni ancora esistenti, si conoscono pochi dettagli sul suo ciclo vitale, e nemmeno si conosce a fondo quali attività umane potrebbero condurre alla sua scomparsa, anche se sappiamo per certo che la produzione di legname e il decadimento del suo habitat naturale non giocano certo a favore della sopravvivenza dell' Ansonia latidisca.
Ad aggiungersi a questo c'è anche la crisi globale degli anfibi. Circa il 41% delle specie anfibie del pianeta sono considerate a rischio di estinzione per motivi legati alle attività umane o a malattie che stanno decimando intere famiglie di rane, rospi e salamandre.
"Scoperte eccitanti come questo bellissimo rospo, e l'importanza critica degli anfibi in ecosistemi in salute, sono ciò che alimenta la ricerca di specie perdute" afferma Das. "Ci ricordano che la natura custodisce segreti preziosi che stiamo ancora tentando di svelare. Gli anfibi sono indicatori della salute ambientale, con implicazioni dirette sulla salute umana. I benefici che possono dare all'essere umano non dovrebbero essere sottovalutati".
I ricercatori hanno deciso di non rendere noto l'esatta località della scoperta, almeno per ora. Non hanno intenzione di spianare il campo al traffico di animali esotici, soprattutto considerando la crescente domanda per anfibi dai colori sgargianti.
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