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Riscossione: rughetti (anci), da anni inascoltate nostre proposte in parlamento

Creato il 04 ottobre 2012 da Apietrarota
 
''Sono anni che l'ANCI, ripetutamente, presenta proposte di modifica normativa per cercare di stabilizzare il sistema della riscossione dei tributi comunali, ma in Parlamento non abbiamo avuto troppa attenzione''. E' quanto dichiara il Segretario Generale dell'Associazione dei Comuni, Angelo Rughetti.

''In particolare – spiega - la nostra preoccupazione e' stata quella di rendere il servizio meno oneroso e piu' trasparente, sapendo che questo non sempre e' gradito da tutti. Il nostro approccio e' che la riscossione e' un servizio pubblico, che puo' essere svolto anche con l'ausilio di attivita' fornite dai privati, ma la responsabilita' della procedura deve essere pubblica''.

''Per questo abbiamo sempre sostenuto con forza – sottolinea Rughetti - che la banca dati dei contribuenti locali debba essere nella esclusiva disponibilita' del Comune, che il pagamento deve finire solo nelle casse comunali e non in quelle delle aziende, che l'aggio debba essere fissato entro un tetto massimo nella legge''.

''Abbiamo fatto anche di piu' – ricorda - offrendo il servizio dell'ANCI a costituire un consorzio di Comuni a cui offrire il servizio della riscossione e dell'accertamento, presentando anche una proposta ad Equitalia per svolgere con risorse comuni questa attivita', ma in Parlamento questo nostro emendamento fu osteggiato in modo plateale. Riteniamo questa proposta la via maestra ed ancora praticabile se si volesse sul serio affrontare il tema e non fermarsi a commenti superficiali o a giochini di dubbia moralita'''.

''Ma siamo testardi e convinti che il sistema cosi' come e' non funziona e – evidenzia - visto che la nostra proposta non e' passata abbiamo deciso di metterci sul mercato insieme ad un partner privato che stiamo selezionando con una procedura aperta (anche se non era richiesto dalla legge) perche' siamo convinti che la presenza dell'ANCI portera' sicuramente degli effetti positivi, diventando un punto di riferimento per tutti gli Enti che vorranno fare da soli ma avranno bisogno di strumenti (software, procedure amministrative, incrocio banche dati, ecc.) e per tutti coloro che invece vorranno affidare a soggetti terzi''.

''I problemi di sostanza sono molti, come le cartelle sotto i 2000 euro, ed oggi ci sono in circolazione circa un miliardo di cartelle dei Comuni che risalgono ai vecchi concessionari. Ruoli non riscossi – conclude Rughetti - che se verranno rimandati ai Comuni, registreranno contabilmente una perdita che equivale ad una manovra finanziaria''.

 
Roma, 4 ottobre 2012
 
 
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