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Rise of Incarnates – Anteprima

Da Videogiochi @ZGiochi
Anteprima del 09/06/2014

Cover Rise of Incarnates

PC Livello di Attesa
5.67
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Genere:

Sviluppatore:

Produttore: Bandai Namco

Distributore: Namco Bandai Partners

Lingua: Inglese

Giocatori: 4

Data di uscita: 2014

VISITA LA SCHEDA DI Rise of Incarnates

Rise of Incarnates è un picchiaduro giapponese in sviluppo presso Namco Bandai che abbiamo avuto modo di provare in versione alpha, andando a vedere un po’ più da vicino le dinamiche di quello che è, per noi europei, un titolo molto lontano dal combat system a cui siamo abituati.

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Promette bene

Il gioco ricalca una tipologia videoludica a noi estranea: il picchiaduro tattico collaborativo. Esempio più famoso del genere è Gundam Extreme Vs, un prodotto mai approdato nei mercati del vecchio continente. Il gioco si evolve quindi attraverso un sistema di combattimento atipico e leggermente più complesso, molto attento alla tattica, nel quale l’eliminazione del personaggio non è automaticamente sintomo di sconfitta del round. Ogni team ha a disposizione una barra della vita. Allo stesso tempo i personaggi si contraddistinguono in base al numero di “tacche”. Ovviamente, più sono le tacche e più forte e competitivo è il personaggio, ma allo stesso tempo le sue morti consumeranno molto più velocemente l’indicatore del proprio team. Sarà necessario quindi gestire e trovare la giusta combinazione della propria squadra, analizzando in maniera più oggettiva possibile la propria forza di gioco: far uccidere due volte un personaggio dotato di tre tacche significherà sconfitta. Accanto alla barra della vita anche un indicatore energetico, attraverso il quale gestiremo l’utilizzo dei salti e degli scatti rapidi, anch’essi vitali per il gameplay e molto scenici.

Il gameplay vero e proprio si allontana dai soliti giochi di cazzotti, prediligendo approcci più tattici e votati ad un utilizzo variegato e corretto delle abilità. Non è facile padroneggiarle, ed anzi, forse è proprio questo aspetto a poter penalizzare uno stile che è ancora piuttosto distante dagli standard a cui siamo abituati. Ogni eroe ha a disposizione attacchi a distanza, i quali esauriscono le munizioni, che si ricaricano col tempo, attacchi ravvicinati e mosse speciali destinate ai trigger del pad. Ci sono poi numerose combinazioni di attacchi una volta lanciati in aria i nemici, nonché ulteriori azioni da fare durante gli scatti ed i salti. Questi ultimi si riveleranno incredibilmente importanti per il gameplay: la mobilità del giocatore è totalmente tridimensionale, visto che potremo addirittura fluttuare in aria, questo comporta una valutazione delle mosse e degli spostamenti molto complessa e di difficile apprendimento nei primi minuti di gioco. Purtroppo le valutazioni sulla struttura di Rise of Incarnates si fermano qui: abbiamo avuto a disposizione solo un tutorial piuttosto buggato, quattro personaggi, una modalità scontro e nessuna opzione di gioco se non per gli input dei comandi. Non ci è dato sapere pertanto come Namco deciderà di sviluppare il titolo, sebbene si spera in un comparto multiplayer massiccio, vista anche la natura Free to Play del titolo e a tal proposito: sarà il solito freemium che va tanto di moda attualmente, o magari saranno inseriti solo oggetti estetici a pagamento? Attendiamo notizie dalla software house…

Graficamente e tecnicamente il gioco ha fatto vedere cose molto belle. Sebbene i personaggi incontrati siano pochi, l’impressione è quella di una grande varietà, sia di effetti e mosse che di approccio nel combattimento. Non solo il sistema a tacche favorisce l’utilizzo degli eroi in maniera diversa e più ragionata, ma anche le loro stesse caratteristiche di azione sono piuttosto eterogenee. Molto scenografici i combattimenti, in particolare quando iniziano a svilupparsi in verticale, dando grande soddisfazione al giocatore e rendendo molto dinamico e frenetico lo scontro. Ricordiamo però che l’alpha era ancora lungi dall’essere stabile, avendo riscontrato in sede di gioco tantissimi problemi. A prescindere dall’offerta di gameplay piuttosto spartana (e giustificata), Rise of Incarnates è attualmente pieno di fenomeni di texture popping, di cattiva gestione delle risoluzioni e da una permanente instabilità, che minacciava crash continui. Si tratta comunque di difetti ampiamente prevedibili in un’alpha release, e facilmente sistemabili.

Rise of Incarnates – Anteprima
IN CONCLUSIONE
Rise of Incarnates sarà probabilmente il primo picchiaduro in stile japan ad approdare nei mercati europei. Si tratta di un gameplay ai più sconosciuto, ma di indubbia soddisfazione, grazie al suo miscuglio di tattica e dinamicità, condita da un'ottima realizzazione delle skin e degli effetti di gioco, i quali risultano spettacolari e divertenti. I veri punti di domanda – dando per scontato che si risolveranno i naturali problemi tecnici della versione alpha – riguardano l'approccio Free to Play e le modalità di gioco che verranno proposte, ma che ancora non sono pervenute.

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