Piranha Bytes è un nome che suonerà familiare a tutti quelli che s’interessano ( o si sono interessati) di GDR per PC.

Sono già passati 9 anni da quando questa software house tedesca pubblicò il suo primo gioco che, in seguito, sarebbe stato conosciuto come uno dei GDR “action” più riusciti e conosciuti dell’epoca moderna: questo gioco era Gothic. Il primo gioco di questa software house era ricco di elementi inediti e alcuni (come il parlato presente in TUTTI i dialoghi del gioco) persino sconosciuti agli altri GDR del tempo.
Con Gothic (che, purtroppo, a causa di una campagna pubblicitaria non molto riuscita, in Europa uscì praticamente in sordina) gli sviluppatori di Piranha Bytes ponevano il giocatore in un mondo totalmente aperto che il giocatore poteva, a patto di essere abbastanza abile, esplorare in totale libertà fin dall’inizio dell’avventura e che, in alcuni casi, poteva anche venir influenzato dalle scelte del giocatore: per esempio se si decideva di entrare in una casa o un negozio e rubare un oggetto invece di acquistarlo ci si trovava a essere rincorsi da tutta la cittadina che, indignata per il furto, voleva linciare il giocatore. Questa formula ebbe un tale successo che Piranha Bytes sviluppò altri due capitoli della saga (affidando questa volta la distribuzione a una casa competente, JoWood).
Qualche tempo dopo l’uscita del terzo capitolo della serie (Gothic 3 appunto) Piranha Bytes e JoWood intrapresero ( per motivi ancora non del tutto chiariti) una causa legale una contro l’altra: alla fine della suddetta causa a JoWood andò il “marchio ” di Gothic e a Piranha Bytes la “proprietà intellettuale ” del gioco.

Fu così che nel 2009 Piranha Bytes diede vita a Risen, il gioco che era di fatto il “successore spirituale” di Gothic dato che ne manteneva la formula di gameplay.Oggi dopo 3 anni diamo finalmente un occhiata al seguito di questo Risen.
Le vicende di Risen 2 : Dark Waters (la cui data d’uscita non è ancora stata annunciata ufficialmente) hanno inizio diversi anni dopo gli eventi di Risen. In quest’arco di tempo delle creature mostruse sono emerse dai mari interrompendo tutte le attività marittime (commercio,pesca ecc.) e il compito del nostro eroe, che secondo ciò che è stato detto dagli sviluppatori sarà ora un membro dell’inquisizione (una delle fazioni del primo capitolo), sarà quello di capire come porre fine a tutto questo. L’occasione si presenta quando arrivano delle voci secondo le quali alcuni pirati delle isole meridionali siano a conoscenza del modo con cui rimandare le creature negli abissi da cui sono usciti e il nostro eroe dovrà quindi partire per le isole meridionali (eh sì, niente più cara vecchia Faranga purtroppo).
Risen 2: Dark Waters promette di smussare i difetti del già ottimo Risen e mescolerà gli elementi dell’action GDR classico con un nuovo contesto piratesco, dando così vita a un mondo nuovo e profondamente diverso dal già abusato contesto fantasy con elementi medioevali, e in più manterrà tutta la giocabilità dei suoi predecessori: verremo posti all’interno di un mondo aperto che sarà più grande di quello di Risen e ritroveremo l’umorismo nero che pervade tutte le opere di Pyranha Bytes e che i fan di Gothic e Risen hanno imparato ad amare.
Secondo alcune voci di corridoio gli sviluppatori avrebbero annunciato che: vorrebbero migliorare tutti i modelli del gioco (sopratutto quelli femminili che erano una delle maggiori pecche nei titoli di Piranha Bytes), che nel prodotto finale non saranno presenti bambini ma, in compenso, aumenterà il numero di PNG amici dell’eroe e (sempre secondo voci non confermate) non sarà presente per PC nessun editor per creare mod.
Detto questo non ci resta altro che aspettare l’uscita del gioco, per alleviare l’attesa vi lascio al trailer!
