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Rising World – Un nuovo mondo per i sandbox?

Da Videogiochi @ZGiochi
di Giorgio "Trex" Tiretti

L’avvento di Minecraft sul mercato videoludico ha dato il via ad una vera e propria tendenza tra moltissimi sviluppatori indipendenti che hanno completamente inondato i vari store, tra mobile e piattaforme digitali PC e console, di sandbox game. Tra questi figura anche il gioco oggetto di questa nostra anteprima, ovvero Rising World, titolo sviluppato dal team di JIW-Games e attualmente disponibile unicamente su PC tramite l’Early Access di Steam.

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Assalto al gigante

Come accennato poco fa, il titolo sviluppato da Mojang ha dettato dei veri e propri nuovi standard nell’industria videoludica e tantissimi sviluppatori hanno deciso di “emulare” ciò che ha fatto la compagnia da poco passata sotto il controllo di Microsoft. Chi più e chi meno ha praticamente preso i concetti base di questo titolo e ha deciso di metterci al proprio interno del suo. Infatti facendo un giro sul web possiamo trovare sia giochi che sono una vera e propria copia spudorata, altri invece, come Rising World, tentano di rivoluzionare il concept di base di questo genere. Il primo elemento di distacco è sicuramente un comparto grafico che tende ad essere maggiormente realistico rispetto alla concorrenza e con il completo abbandono degli elementi cubici tipici di tutti i sandbox in prima persona.

C’è da premettere che la versione di Rising World su cui abbiamo potuto mettere le mani è ancora molto, ma molto acerba e si nota la sua natura di gioco da Accesso Anticipato. Sin dal primo avvio ciò che si pone davanti ai nostri occhi è un gioco capace di trasmettere un’ottima sensazione di libertà d’azione e di esplorazione almeno fino a quando non si decide davvero di cominciare a realizzare qualcosa, come cercare di scavare un terreno o abbattere alberi. Infatti, a nostra disposizione ci sono fin da subito un piccone e un’ascia e quindi non si parte assolutamente sprovvisti del necessario per compiere le azioni base di estrazione dei materiali che potranno essere impiegati nella fase di crafting. Proprio questa fase ci lascia perplessi, in quanto una volta aperto l’inventario è possibile notare che alcuni oggetti, tra cui quelli abbastanza importanti per il miglioramento del proprio avatar, possono essere creati senza l’utilizzo di specifiche risorse. Basti pensare, ad esempio, che una spada può essere costruita praticamente da zero una volta realizzato e utilizzato il tavolo da lavoro. Anche le lame dei vari attrezzi come il falcetto, una volta creata l’incudine, sono completamente disponibili senza l’impiego delle risorse precedentemente raccolte. Inoltre c’è da menzionare anche la possibilità di avere a disposizione tutte le combinazioni per la creazione dei vari oggetti, fattore che può abbassare di gran lunga lo spirito di scoperta.

Questi elementi sono la completa dimostrazione che Rising World è stato inserito fin troppo presto all’interno del programma Early Access, soprattutto se prendiamo in analisi ulteriori aspetti come la completa assenza di creature da poter abbattere con le armi che sono state fabbricate. Durante la notte, fase in cui tipicamente dei nemici provano ad attentare alla nostra vita, in Rising World non succede niente, anzi, gli unici su cui è stato possibile testare la bontà delle armi sono stati gli animali che formano la fauna locale. Nel caso si decidesse di cominciare a scavare il terreno alla ricerca di minerali o oggetti maggiormente ricercati è stato possibile riscontrare la completa assenza di spunti che possono portare a proseguire la propria discesa verso le viscere della terra.

Chiaramente siamo di fronte ad un gioco ancora in via di sviluppo e sicuramente il team coinvolto sta facendo di tutto per aumentare le feature che caratterizzeranno la produzione finale, ma di certo c’è anche da prendere in considerazione che stiamo parlando di un sandbox che per essere apprezzato a pieno necessita di costanti aggiornamenti sia dal punto di vista contenutistico che di pura realizzazione tecnica. Infatti Rising World in questa sua forma presenta non pochi bug che possono variare dal mancato posizionamento di oggetti per la costruzione di edifici, che può essere terra o roccia, fino a vere e proprie sparizioni di elementi dell’ambientazione e soprattutto del terreno che si sta calpestando che può comportare la caduta verticale fino ad incontrare la morte, che equivale alla completa perdita di tutto ciò che è stato pazientemente raccolto fino a quel momento. Questi elementi messi insieme possono procurare un’incredibile frustrazione soprattutto se si considerano i 14,99 € richiesti su Steam per poter prendere possesso di Rising World, anche perché dopo questa nostra prova, siamo convinti che il gioco necessiti di parecchio tempo prima di poter essere immesso in forma definitiva sul sistema di digital delivery di Valve.

Rising World – Un nuovo mondo per i sandbox?


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