Riso in tavola per tutti nella Repubblica democratica del Congo!

Finalmente non mancherà più il riso in tavola nelle case e nelle mense.

Infatti a Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo, è stata ufficialmente annunziato il progetto d'intensificazione risicola di Kingabwa(Pirk).

Esso è finanziato dal Governo in unione con l'Agenzia americana di sviluppo e con l'impresa Bralima.

L'intento è di estendere l'impianto a risicoltura da 750 a 1500 ettari addirittura.

Il che vuol dire raddoppiare, perché se ne avverte l'urgenza allo scopo di soddisfare il fabbisogno alimentare della popolazione del luogo e, contemporaneamente, creare anche una certa autonomia dalle importazioni dall'estero.

Inoltre il numero di famiglie impegnate in questo genere di attività sono al momento ben 650, che dovrebbe crescere ,  a breve, fino ad arrivare a 1500.

Altro aspetto più che positivo del progetto in questione in quanto esso significa lavoro e quindi un salario assicurato per molte più famiglie.

Il progetto per svilupparsi avrà bisogno di un arco temporale di almeno tre anni ed il suo costo é stimato in 2 milioni di dollari.

Se la sola Kinshasa ha bisogno di consumare annualmente 50 mila tonnellate di riso, con il progetto dovrebbero essere assicurate,inconvenienti meteo a parte o eventuali incidenti in corso d'opera, almeno 30mila tonnellate certe.

Si tenga presente che, se pure qualcuno dovesse lamentare che questo genere di coltivazione sottrae terreno ad altre specie vegetali (ed è verissimo), e quindi in un certo senso arreca un danno all'ambiente, il riso nella Repubblica democratica del Congo e in tutta l'Africa resta  comunque un genere alimentare di prima necessità.

 Come potrebbe essere per noi il grano, con cui non esitiamo a soddisfare la" nostra fame" di maccaroni.

   A cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)