Magazine Per Lei

Riso, petali, sapone o... sementi?

Creato il 13 dicembre 2010 da Vivaglisposi

La cerimonia matrimoniale è appena terminata e gli invitati si avviano verso l’uscita dove ad aspettarli è stata sistemata una bella cesta piena di appositi contenitori acquistati, o addirittura creati a mano dalla sposa, contenente i tradizionali chicchi di riso da lanciare sulla coppia appena formata.  
Ma perché lo si fa, e soprattutto quali sono i pro e i contro di questa consuetudine?
L’usanza del lancio del riso ha origini antichissime e molto lontane in quanto si pensa derivi dalla tradizione cinese: una leggenda orientale narra infatti che il Genio Buono, alla vista dei contadini colpiti da una grave carestia, si mosse a pietà e chiese loro di irrigare i campi con l’acqua del fiume nel quale egli disperse i propri denti. L’acqua trasformò i denti in semi, da cui germogliarono migliaia di piante di riso. In questo modo l’intera popolazione potè sfamarsi dando al riso un valore e un significato di abbondanza e prosperità. Lanciarlo oggi sugli sposi equivale quindi ad augurare loro un futuro di felicità e soddisfazioni.
Ma i tempi cambiano e le tradizioni con loro…
In effetti il riso al termine della funzione è sempre più spesso sostituito da simpatiche alternative.
Molto in voga in questi ultimi tempi è l’usanza americana di utilizzare bolle di sapone anche al fine di creare una suggestiva scenografia per le prime foto degli sposi al di fuori della chiesa o della sala comunale.
Altrettanto coreografici sono i coriandoli colorati o anche i petali di rosa che, al contrario del riso, cadendo al suolo molto più lentamente ed in contrasto con il vestito bianco della sposa, donano all’occasione una cornice di allegria e trasportano gli invitati dal clima austero della cerimonia a quello festoso del ricevimento.
Ad ogni modo il lancio del riso resta il gesto augurale più gettonato. Forse perché quando lo si decide non si riflette troppo a fondo sugli effetti dannosi che questi piccoli chicchi possano avere sulla salute degli uccelli...
In effetti si è scoperto che il riso non è tra gli alimenti più digeribili dai pennuti e possa essere causa di soffocamento. Noi di VivaGliSposi suggeriamo quindi di unire la tradizione al buon senso utilizzando, mescolati ad una quantità limitata di riso, dei semi o del becchime che, pur avendo uguale consistenza e forma, permettono però di salvaguardare l’ambiente senza rinunciare in alcun modo ad uno dei veri e propri simboli delle nozze. Inoltre, in questo modo eviteremo di macchiare i vestiti dei presenti con la farina che ricopre i chicchi di riso pur mantenendo vivo l'irrinunciabile folclore matrimoniale.
Emanuele Mittiga - 14/06/2010 


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :