Un “Dolcepensiero” francese: ancora nella mia mente aleggiano i ricordi del viaggio a Parigi. Da questa bella esperienza ho solo portato a casa qualcosa in più nel mio bagaglio culturale e anche culinario. Di tutti i negozi visti e visitati nella città, ho come avvertito la netta sensazione di non vedere negozi dediti alla vendita dei loro famosissimi formaggi rinnomati in tutto il mondo: fra loro quello che preferisco è LE PETIT PONT L’EVEQUE molto facile da reperire anche in Italia. Questo formaggio prende il suo nome da una piccola città normanna francese e fu prodotto all’inizio del 13° secolo da alcuni monaci; di forma quadrata e alta, ha una pasta tenera, grassa un po’ giallognola. Ottimo abbinato alla frutta secca e a dei vini rossi ben corposi, si deve gustare a temperatura ambiente: il suo sapore è marcato con retrogusto di nocciola, il profumo che emana è molto forte. La crosta irregolare è dovuta ai luoghi in cui viene messo a riposare e invecchiare. In questa ricetta l’ho usato per mantecare un semplice risotto: il risultato è morbido, cremoso con un sapore deciso. Voi vi chiederete: ma con ‘sto caldo ci propone un risotto? ebbene si e per due motivi: il primo perchè in casa mia adoriamo il risotto, in secondo luogo perchè giorni fa c’è stato un bel e fresco temporale quindi non è stata poi una cattiva idea… e per finire ci aggiungo che è bello ricordare il viaggetto in Francia anche solo mangiando!
INGREDIENTI PER QUATTRO PERSONE
320 grammi di riso Carnaroli
mezza forma di PETIT PONT L’EVEQUE
1 litro di brodo vegetale
2 cipollotti freschi
1 noce di burro
1 bicchiere di vino bianco secco
qualche fogliolina di timo
PREPARAZIONE
Soffriggere nel burro sciolto i cippollotti freschi affettati sottilmente, appena imbionditi unire il riso e farlo tostare, sfumare con il vino bianco e quando evaporato unire a gradi il brodo. Tempo di cottura circa 18-20 minuti sempre bagnato di brodo, poco prima della fine cottura, unire qualche foglia di timo, mescolare bene e infine a fuoco spento, mantecare il riso con il formaggio carteggiato da una parte della crosta e tagliato a dadini. Servire caldo appena tutto sarà ben cremoso con qualche quadrattino di formaggio (magaro della metà lasciata da parte) e qualche rametto di timo.
Dall’archivio di “Dolcipensieri”:
RISOTTO CON ARANCE VALENCIA E TALEGGIO DOP
FOCACCIA AL TIMO