Giuro, non volevo dare il nome pomposo e pretenzioso a questo "modesto" (ma anche no!) risotto! Ma lo hanno definito così gli amici di Instagram, e allora vai con un pizzico di vanità e di orgoglio nazionale, soprattutto quando si tratta della fusion delle due culture e tradizioni, quella di origine e quella di adozione. E' sempre una combinazione delle cose: ottimo riso di Riserva San Massimo, mandatomi da Dino Massignani che chiedeva di essere trasformato in un piatto goloso, una confezione di salmone affumicato, tenuto nel frigo "per le emergenze", l'aneto, comprato per caso, un'amica a cena. Insomma, delle scuse per cucinare ve le posso trovare a volontà.
La ricetta è semplice, basta avere dei prodotti di qualità e saperli assemblare, ma qui siamo tutti bravi a farlo, giusto?
Risotto alla Zarina, con vodka e salmone affumicato
per 3 persone
2 pugni di riso più uno per la pentola (adesso mi piace ragionare così, senza pesare)
200 g di salmone affumicato
1/2 bicchierino di vodka
1 scalogno
30 g di burro
1 cucchiaio di olio evo
2-3 rametti di aneto
un pò di scorza di limone grattugiata
sale
pepe bianco
- tritare lo scalogno e farlo appassire nell'olio e 10 g di burro, aggiungere il riso e farlo tostare per 1 minuto circa
- sfumare il riso con la vodka e lasciarla evaporare, cuocere il risotto, aggiungendo un pò di acqua bollente alla volta (non sempre uso il brodo o il fumetto, e soprattutto adesso non mi sembrava il caso) e mescolado spesso
- quando il risotto è al dente, aggiungere il salmone tritato a coltello, mescolare e cuocere ancora 1 minuto
- aggiungere il burro e la scorza di limone grattugiata, regolare di sale e di pepe, mescolare, coprire e lasciare riposare per 1-2 minuti
- imprattare il risotto e spolverarlo con l'aneto tritato