Poi naturalmente sono andato "a orecchio", specie per le dosi. Vi racconto le mie dosi ma capisco bene che voi abbiate il desiderio di ridurle......
La sera prima mi sono fatto un bel bollito, pollo e vitello e i noti odori, specie il ginepro..... che mi ha prodotto tre ottimi litri di brodo saporito, che ho soltanto minimamente salato.
Un kilo di fragole le ho trovato al mercato "in articulo mortis", per cui ho dovuto prendere quelle che c'erano, ma la regola è che più sono mature meglio è: mature, non molli.
Le venti più belle le ho messe da parte, le altre, lavate e tagliate a metà, hanno fatto il bagno nel Prosecco (beate loro!!).
Nella pentola, davvero grossa, è finito un pezzo di burro da un quarto di kilo, inevitabilmente, perché, una volta sciolto, ha dovuto tostare un kilo e mezzo di Carnaroli.
Voi cari Amici, che siete lettori attenti, avrete notato che non c'è cipolla nè scalogno.
Quando il riso è tostato bene (anzi qualche chicco sono riuscito a farlo imbrunire veramente troppo) l'ho fatto a sfumare col prosecco delle fragole: idea geniale! ah ah ah, e poi ho cominciato a cuocerlo col mio bel brodo della sera prima.
Nei diciotto minuti della cottura del Carnaroli ho buttatto le fragole, un po' per volta, e un paio di etti le ho frullate e le ho buttate verso la fine.
Mantecatura: una robiola di Roccaverano intera.
E' importante: controllare bene il sale, eventualmente aggiungerne.
Non lo si direbbe ma non è un risotto dolce!
Una foglia di menta e una fragola intera hanno completato la presentazione.
Bon appetit!!
Musica, stasera