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Risparmi per oltre 30 miliardi (di sterline) dalle rinnovabili prodotte ‘in loco’

Creato il 12 novembre 2013 da Pdigirolamo

0,,16388900_303,00I sistemi di sfruttamento ‘in loco’ delle rinnovabili potrebbero far risparmiare fino a 33 miliardi di sterline nei prossimi 20 anni.

A sostenerlo è uno studio commissionato da Utilyx e realizzato da Verdantix, che prevede che la capacità di impianti onsite waste-to-energyturbine eolichedigestori anaerobici e moduli solari, così come la cogenerazione e impianti di trigenerazione aumenterà del 130 per cento arrivando a 17GW entro il 2030.

 

In particolare, lo studio ha analizzato il contributo degli impianti di cogenerazione: la produzione combinata di energia e calore potrebbe infatti rappresentare un grande vantaggio energetico per il Regno Unito, con un risparmio stimato calcolato in 20 miliardi di sterline, senza dimenticare la possibilità di produrre energia dai rifiuti (il cosiddetto waste to energy).

 

Anche se, secondo la ricerca, il contributo più significativo proverrà dai sistemi solari e dalla trigenerazione,  capace di produrre, elettricità, calore e raffreddamento, la cui diffusione sarà favorita dall’abbassamento dei prezzi.

 

Mark Stokes, direttore generale per le attività di asset management di Utilyx, ha esortato a valutare  in che modo sarebbe possibile valorizzare il potenziale di risparmio dei costi e dei benefici di riduzione del carbonio derivanti dalla produzione di energia elettrica in loco dichiarando: Tradizionalmente le aziende e le organizzazioni si sono concentrate su un aspetto della gestione dell’energia – in genere di appalto o di efficienza energetica, ha rivelato in una dichiarazione. “Il rapporto rivela la necessità di guardare ad un quadro più ampio e adottare un approccio valutando la produzione di energia in loco. In un clima di volatilità ed aumento dei prezzi dell’energia la produzione decentralizzata può aiutare le aziende a risparmiare denaro, ridurre le emissioni di carbonio e garantire la sicurezza energetica.”

 

[Foto da dw.de]



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