La crisi e la situazione di precarietà lavorativa, costringe sempre più famiglie a risparmiare, per arrivare alla fine del mese. Soprattutto una particolare attenzione è rivolta alla spesa . Per una famiglia italiana infatti, secondo i dati Istat, tra alimenti, prodotti per l’igiene personale e per la casa, si spende il 20% del bilancio totale annuale. Secondo un’ ultimissima indagine di Altroconsumo su 950 supermercati, ipermercati e hard discount in 61 località italiane è possibile risparmiare fino a 1.500 euro all’anno, che salgono a 3.500 se si rinuncia ai prodotti di marca. Il punto vendita in assoluto meno caro è stato trovato ad Arezzo. La spesa media più bassa di tutte le 61 città è a Pisa (5.969 euro), seguita da Firenze e Verona. Dove la concorrenza funziona esistono possibilità di risparmio: è quanto succede in Toscana, Umbria e Veneto, Emilia Romagna. Tra le pecore nere purtroppo troviamo anche la Capitale. L’indagine di Altroconsumo cita anche le insegne che offrono i prodotti senza marchio ai prezzi più convenienti, primo in classifica è Eurospin, mentre i prezzi più cari si registrano nei negozi Conad, tutte e due le famose insegne sono presenti a Roma.Nelle possibilità di risparmiare quando si fa la spesa non gioca solo la tipologia di punto vendita e l’insegna; scegliere se approfittare delle offerte oppure abbandonare il prodotto di marca può portare a grossi risparmi : 24% di spesa in meno se si scelgono i prodotti di marca in offerta; 38% in meno se si opta per i prodotti col marchio dell’insegna del supermercato; 55% di esborso in meno se i prodotti sono sempre quelli primo prezzo; ben 61% in meno se si abbandonano i prodotti di marca, scegliendo l’hard discount. La spesa annua può diminuire fino a 3.500 euro.
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