Il gruppo consiliare di Alpe presenta una proposta di legge per accorpare le elezioni amministrative e politiche con i referendum allo scopo di risparmiare risorse e la maggioranza la boccia. Il Presidente della prima Commissione consiliare “Istituzioni e autonomia”, Alberto Zucchi, spiega che a causa “di diverse anomalie che porterebbero a conflittualità con altre norme relative allo svolgimento delle consultazioni elettorali, la maggioranza ha ritenuto di non accogliere la proposta. Non è una porta chiusa ma, in questo momento, i temi politici in discussione sono tali e tanti che questo non rappresenta una priorità e non vogliamo aggiungere altra carne al fuoco.” Sappiamo bene che la ragione è un’altra. La politica unionista non ama i referendum, soprattutto quelli propositivi (vedi alla voce ospedale) e all’orizzonte se ne annuncia uno molto importante: quello sul pirogassificatore. L’Union and company inviteranno i cittadini , come già hanno fatto, a non andare a votare per evitare il raggiungimento del quorum, se ci fosse l’accorpamento con una scadenza elettorale questa tattica sarebbe impossibile. Di fronte al rischio di una vittoria del possibile e prossimo referendum, il concetto di risparmio in tempo di crisi è per loro una vera cazzata (vedi alla voce stipendi).