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Risparmiatori in una Botte di Ferro

Da Tradinginrosa

Ieri ho appreso dal Tg, sulla questione salva-banche che i risparmiatori vittime di tutta questa faccenda potranno essere rimborsati, ma non tutti se non ho capito male, bensì quelli più anziani e quelli che hanno subito le perdite più ingenti. In breve, sarebbe questo l’estratto del provvedimento sul decreto salva-risparmiatori a cui starebbero discutendo il Ministero delle Economie e delle Finanze, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, la Consob (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa) e Bankitalia.

Giacché lessi la notizia di questo decreto salva banche mi vennero i brividi, al solo immaginare la situazione in cui possano essersi trovate tutte quelle persone nell’apprendere che i loro risparmi erano stati azzerati dal giorno alla notte, questa è la dimostrazione di quanto ormai le persone vengano considerate meno importanti delle questioni finanziarie.

La Costituzione Italiana incoraggia e tutela il risparmio in tutte le sue forme e, i cittadini dovrebbero sentirsi sicuri di non perdere quanto versato o investito presso le banche, la sottile linea tra risparmiatore ed investitore è segnata dal livello di rischio delle operazioni ma talvolta si è inconsapevoli di attraversarla.

Quasi tutte le famiglie italiane, anche in questi anni di profonda crisi economica,  hanno continuato ad accumulare risparmio perché  è un insegnamento tramandato da generazione in generazione, le famiglie hanno conservato quest’abitudine che ha motivazioni lontane dalla speculazione o da altre attività ad alto rendimento e rischio, si mette da parte per assicurarsi un adeguato tenore di vita per il futuro, lasciare una eredità ai figli oppure far fronte a momenti difficili.

Pensare che qualcuno abbia voluto trattare irrispettosamente la buona condotta dei cittadini risparmiatori italiani, fa rabbia e tanta!

E’ risultato chiaro quanto possa divenire pericoloso fare delle scelte poco caute nella gestione dei propri risparmi, si ma come possono i clienti retail, cioè investitori non qualificati, orientarsi su scelte consapevoli se le banche li mettono davanti prospetti incomprensibili e pieni di tranelli celati?!

Non solo, ad oggi, diventa ancor più complicato scegliere la destinazione dei propri risparmi in quanto i tassi di interesse sono vicini allo zero e i mercati azionari risultano essere fortemente volatili, tutto questo disincentiva l’intenzione al risparmio delle famiglie italiane, minando uno degli elementi di maggiore forza economica del nostro paese.

E’ vero che la conoscenza dei rischi connessi alle proprie scelte crea risparmiatori più responsabili ed è vero che un’adeguata diversificazione degli investimenti tra diverse tipologie e strumenti protegge il capitale investito ma il sistema bancario va controllato e i risparmiatori difesi e tutelati, le banche dovrebbero essere sostenute dai principi di una sana e attenta gestione e in caso di difficoltà dovrebbero essere aiutate dallo Stato, ma che tale aiuto passi attraverso la cessione di quote di capitale allo Stato stesso. Inoltre anche il sistema di vigilanza attuale risulta essere inadeguato in quanto la proprietà della Banca d’Italia è privata, e come comprensibile si è creato un sistema paradossale in cui la vigilanza sulle banche è affidata alle banche stesse.

La speranza è che questa complicata situazione si risolva affinché ci sia maggior chiarezza e garanzia a vantaggio dei cittadini e maggior controllo a favore della stabilità degli istituti bancari, per poter tornare a dire che i risparmi sono in una botte di ferro…o quasi!


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