Gli ulivi nel Salento sono alberi secolari, han tronchi ritorti, e in cui sembrano all’interno dormire uomini dalle forme pesanti.
Quando ero piccola durante la campagna delle olive mio padre dava a me e mia sorella il compito di raccogliere le ulive che cadevano da un unico e grande albero che si trovava all’entrata della campagna.
Per noi era un gioco, ricompensato dal fatto che con il nostro secchiello potevamo andare da un frantoiano e contrattare un prezzo del nostro piccolo racconto.
Ricordo che il nostro secchio era pieno oltre che di ulive anche di molta terra, le nostre manine durante la raccolta arraffavano un po’ come pareva a loro… senza grande precisione… un po’ ulive e un po’ terra.
I frantoiani guardavano quel secchio di olive sporche con un certo sdegno….quelle olive così combinate sarebbero servite a poco e inoltre rischiavano di rovinare la qualità anche delle altre.
Fortunatamente le intercessioni di mia madre riuscivano comunque ad aprire il portafogli del frantoiano e io e mia sorella potevamo rincasare con un gruzzoletto di soldini meritatamente guadagnato.
Dicevo… per noi bambini era un gioco… per mio padre un insegnamento… Ama la tua terra così come ti ho insegnato.
Con questo post partecipo ad una bella iniziativa segnalata da EVAQ….
Avere un blog ti permette di scrivere… di comunicare emozioni… di ricevere sentimenti in cambio … e tutto senza inutili sprechi di carta…
Puoi cambiare un concetto, ricopiare, cancellare, reitarare senza che nessun albero venga abbattuto o danneggiato…..
Per questo motivo sono felice di dire che questo blog è CO2 neutra
Indipendentemente da tutto… sensibilizzare all’argomento penso sia segno di grande intelligenza… quindi partecipate anche voi all’iniziativa
Di seguito il modo di Fab di sensibilizzare all'argomento.... io lavoro con le parole ... lui con le immagini