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“Rispondi Luglio - Dov'è l'Ape - Dov'è il Rosseggiare - Dov'è il Fieno?”

Creato il 31 luglio 2015 da Camilla P @CaPs_Mind
Ultimamente torno spesso a leggere Emily Dickinson; le sue poesie assumono sensi e significati diversi ad ogni incontro. Quando ho incrociato questi versi, mentre mi apprestavo a scrivere qui, non ho potuto fare a meno di pensare che sarebbero stati perfetti – una bella coincidenza. Ho condiviso la traduzione di Giuseppe Ierolli, ma a voler essere onesta sono molto legata alla resa curata da Guido Errante per Guanda.
“Rispondi Luglio - Dov'è l'Ape - Dov'è il Rosseggiare - Dov'è il Fieno?”
Divagazioni poetiche a parte, posso finalmente dire di aver finito anche io le lezioni. Dover stare chiusi in una stanza fino a Luglio inoltrato, lo ammetto, è stato piuttosto sfiancante: con questo sole, con questo caldo, i pensieri volano inevitabilmente altrove. Fortunatamente la presentazione dei progetti finali del Master è andata bene e ora posso godermi bicchieri di tè al limone ghiacciato e leggere tutto quel che mi pare; lo stage comincerà prestissimo e ho intenzione di godermi ogni secondo di vacanza che mi rimane. Il che vuol dire – anche, ma non solo – scegliere quali libri portare in via in valigia!
Prima meta, inizio Agosto: mare. Ovvero spiaggia, riposo, tempi morti nelle ore troppo calde della giornata, tranquillità perfetta per la lettura. Certo, non c’è la certezza assoluta di avere effettivamente il tempo di leggere migliaia di pagine, ma è uno di quei casi in cui è meglio puntare alto, che a rimanere senza alcunché è un attimo.
Seconda meta, metà Agosto: Toscana. Qui onestamente dubito di avere il tempo di respirare, figurarsi di leggere, quindi per non partire proprio senza nulla è meglio limitarsi a libri brevi, che stanno facilmente in borsa, pronti da prendere nei rari tempi morti.
Senza dimenticare, poi, che con me ci sarà il fedele cellulare: ho scaricato e uso da molto tempo diverse app per la lettura e quindi avrò sempre con me, nei momenti di emergenza, almeno una ventina di titoli tra cui scegliere.E quindi, ecco le mie ipotesi.
“Rispondi Luglio - Dov'è l'Ape - Dov'è il Rosseggiare - Dov'è il Fieno?”
Una pila tutto sommato rispettabile, no? Per la categoria “mattoncini”, ho optato per il Re con Il miglio verde (e poi recupererò anche il film – sì, lo so, sono imperdonabile), Jane Eyre (verso cui nutro grandissime aspettative; la mia edizione è preceduta da un saggio della mia amata Joyce Carol Oates) e Desolation Road di Ian McDonald (che a dire il vero è più un mezzo mattoncino, ma va bene così). Per la categoria “sottilette”, invece, abbiamo Il diario di Eva di Mark Twain, La follia che viene dalle Ninfe di Calasso e L’animale d’allevamento di Kenzaburō Ōe.
Sono un buon miscuglio di libri che mi aspettano da una vita e di acquisti più recenti; di storie avventurose da divorare e classici da assaporare con più calma; più in generale, sono libri che ho molta voglia di leggere. Che ne dite? Li avete già letti, me ne consigliate qualcuno in particolare da cui cominciare?
Mentre aspetto i vostri consigli, finisco di leggere Come si legge un libro (e perché) di Harold Bloom. Vorrei parlarvene dettagliatamente, perché dà molto su cui riflettere: per ora, voglio solo dire che capisco l’importanza di Bloom per la critica contemporanea e che se confronta ancora un qualunque autore con Shakespeare rischio di correre negli U.S.A. solo per strozzarlo.
Vi auguro tante splendide letture (e buone vacanze!),
Cami

P.S. una promessa è una promessa, quindi questo post scriptum s’ha da fare: ciao G! So che stai leggendo, e ne sono felice.

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