Simone Benerecetti
E' finito il miglior contest di questo 2012.
Con piu' di 100 voti regolarmente effettuati finisce il primo contest di iyezine sul best 2011. CHi ha vinto?
![Risultati Best Of 2011 Risultati Best Of 2011](http://m2.paperblog.com/i/88/884409/risultati-best-of-2011-L-sjfn8V.jpeg)
ecco la classifica finale!!!
01. Ex Otago – Mezze Stagioni
Un disco che non è stato notato eccessivamente, ma valido per due motivi: l'idea dell'azionariato popolare e le canzoni che contiene, così oneste, genuine, sincere ed efficaci.
Recensione: Ex Otago – Mezze Stagioni
02. Lorenzo Fragiacomo - Miticaffe'
03. Future Islands – On The Water / Chill Filtered – Manifesting The Vice
Due dischi pop davvero particolari, diversi tra loro ma entrambi bellissimi!! Il primo è il disco synth-pop che aspettavo da tempo, melodico e sentimentale, ricorda i tratti di un musical teatrale goticheggiante. Il secondo è la sorpresa italiana nonché il disco dell'anno per lo stivale, il cui ascolto è il vizio che non voglio togliermi (per stare in tema)
04. Vinicio Capossela – Marinai, Profeti E Balene
Un doppio album mastodontico e decisamente affascinante. Il ritorno del miglior Capossela.
Recensione: Vinicio Capossela – Marinai, Profeti E Balene
05. Aucan – Black Rainbow
Un disco che osa mettersi in discussione non solo sul piano della musica italiana, ma anche a livello europeo, uscendone vincitore.
Recensione: Aucan – Black Rainbow
06. Daisy Chains – A Story Has No Beginning Or End
Un bellissimo concentrato di blues di scuola "beefheartiana-waitsiana", rozzezza punk-blues a-la Jon Spencer e ballate folk rock a-la Cash ultimo periodo. Un piccolo capolavoro di una band che va tenuta sotto costante osservazione.
Recensione: Daisy Chains – A Story Has No Beginning Or End
07. Kyle – This Is Water
Questo disco è passato ingiustamente in sordina. Canzoni folk-acustiche ben curate e mai banali. Un disco che si riascolta infinite volte.
Recensione: Kyle – This Is Water
08. Sick Rose - No need for speed
09. Bancale – Frontiera
Un debutto sulla lunga distanza che ti entra nelle ossa e che non ti togli più. Testi e atmosfere decisamente evocativi e coinvolgenti, impossibile restare indifferenti.
Recensione: Bancale – Frontiera
Intervista: Intervista Bancale
10. The Intellectuals – In The Middle of Darkwhere
Gli Intellectuals hanno fatto centro pieno, sfornando un bellissimo disco di sporco e depravato garage rock condito da echi post punk e psychobilly. Un capolavoro, senza mezzi termini!