Magazine Rugby

Risuona la sveglia dell'Italia

Creato il 02 febbraio 2014 da Rightrugby
Risuona la sveglia dell'Italia
6 Nations: Wales 23-15 Italy @ Millennium Stadium
Ciò che giunge da Cardiff è un risveglio dell'Italia dopo mesi di grigiore e una sensazione di stare come su una zattera immobile in mezzo al fiume con le due rive troppo lontane. E invece l'eleganza delle due cavalcate di Michele Campagnaro verso l'area di meta nella ripresa valgono al centro azzurro il titolo di Man of the match in una partita vinta dall'avversario, il Galles, per 23-15, forte del parziale di 17-3 nel primo tempo cominciato nel modo peggiore per la truppa di Jacques Brunel. L'Italia muove palla e non scalfisce abbastanza la difesa di casa, trovandosi infine con il ball carrier Marco Bortolami isolato e propiziando così il turnover: i gallesi a quel punto non vanno per il sottile, al gioco alla mano preferiscono il calcio nella profondità su una delle due corsie laterali per innescare la corsa Alex Cuthbert che recupera l'ovale sull'errore del debuttante Angelo Esposito nella raccolta. L'ala gallese va a marcare al terzo giro di orologio. E' una questione di abilità dei singoli, come accadrà più avanti, stavolta a tre minuti dall'intervallo, con una giocata in mezzo al campo in cui Jamie Roberts indossa i panni del dottore e serve l'assist al collega di reparto Scott Williams che vola verso i pali. 
Il piano di gara dell'Italia nel frattempo trova ossigeno dopo la coltellata pronti-partenza-via, approfittando dell'indisciplina gallese che in meno di un quarto di gara concede cinque penalty che consentono da una parte di risalire il campo arrivando nei 22 avversari, dall'altra di aprire le marcature con Tommaso Allan grazie ad una infrazione di Dan Lydiate sotto i pali al 13'. Gli Azzurri mostrano le cose migliori quando decidono di non allargare per via orizzontali, ma di procedere verticalmente e rallentando il ritmo di chi si sta davanti - Mike Phillips si assopisce al punto da farsi fregare il panino come un pischello alle prime armi da Sergio Parisse fuori da un raggruppamento. La confidenza aumenta, Alun-Wyn Jones è portato in fallo laterale quando i detentori del titolo da due anni a questa parte accelerano. Si va a dare fastidio in rimessa laterale, in mischia l'arbitro irlandese John Lacey punisce in un paio di occasioni il pilone Paul James, mentre Luke McLean trova un approccio morbido dalla propria metà campo nell'angolo dei 5 metri opposti. Costano però cari quelli che nel tennis finiscono sotto la voce errori gratuiti, tipo il fallo di capitan Parisse in rimessa alla mezz'ora che permette a Leigh Halfpenny di fissare il momentaneo 10-3. 
Ma Parisse e il socio di terza linea Alessandro Zanni avranno occasione di mostrare buone mani: prima la meta non convalidata al Numero 8 che tocca in avanti una palla alta a contrasto con Halfpenny su una copertura del triangolo allargato volitiva da parte del Galles, poi il fischio di Lacey che non azzecca la chiamata sul tentativo di riciclo di Zanni da terra dopo un break offensivo quando ancora Parisse a sostengo aveva già passato il vassoio a Michele Rizzo che avrebbe potuto marcare meta, ma il tentativo evapora perché Lacey ravvede un in avanti che in realtà è provocato da una mano avversaria. Così, nel miglior momento offensivo italiano fino a quell'istante, il 37', ecco il touchdown di S. Williams. 
Miglior inizio di secondo tempo, al contrario, non poteva esserci con Leonardo Sarto e Campagnaro che confezionano la meta che rimette in scia gli Azzurri e premia la prestazione dei due giovani trequarti, bravi a proporsi quanto a chiudere in difesa. Rhys Priestland viene imbavagliato a dovere dalle guardie e i suoi a sostegno non evitano il cambio di possesso palla, il contropiede passa per l'allargamento sulla corsia di sinistra con l'ala delle Zebre che calcia profondo e il centro di Treviso che si aggiusta il rimbalzo di piatto e giunge a destinazione, anticipando il ritorno di Halfpenny e battendo nello scatto George North. E' il 42', si passa sul 17-8 e Halfpenny dimostra di essere umano quando sbaglia il penalty concesso gentilmente da Rizzo per un muro sul calcio di restart. Sfortunatamente anche il piazzato a stretto giro di posta di Allan va a sbattere sul palo: l'apertura potrebbe rifarsi, da posizione più distante, ma non impossibile perché centrale, per una ostruzione fischiata a James su un calcetto a seguire, però Lacey dopo la segnalazione del vantaggio indica il punto di battuta qualche metro più indietro e allora si passa per una rimessa. 
Con il giro di cambi, le fasi si fanno più confuse, il gioco più rotto (un grabber intercettato da Campagnaro con l'ovale nelle mani di Sarto che a sua volta viene intercettato). Il Galles prova a pungere con un dribbling di Priestland che pare riportare a galla certi fantasmi recenti in fase difensiva, Francesco Minto (entrato per Mauro Bergamasco) si mette a fare il lavoro sporco a dovere, Warren Gatland decide che è il momento di schierare Sam Warburton, Halpenny prova a mettere ordine con il 20-8 al 66', ma lo sforzo italiano è ripagato dall'intercetto di Campagnaro quando mancano poco più di dieci minuti allo scadere: è pigro il passaggio dell'estremo prossimo a recarsi a Tolone per Roberts, il buon Michele allunga il passo e non lo prende più nessuno, secondo l'adagio: se il tuo avversario sbaglia, lascialo fare e approfittane. 

Il 20-15 spinge il pubblico di casa a innalzare qualche nota per rassicurare i suoi, il fallo di Davide Giazzon fuori dai 22 consente al solito Halfpenny di riportare i suoi a distanza di sicurezza, Tobias Botes che ha preso il posto di Ugo Gori provoca spavento quando si inventa un inutile up&under con una pertica come Andrew Coombs a due passi. Con una percentuale di possesso che, dati alla mano, nella seconda frazione risulta essere inferiore a quella della prima (48 contro 45), l'Italia mette a segno dodici punti, due mete, e otto turnover in ottanta minuti, contro i 17 del Galles. Non per rovinare la festa, c'è da prestare comunque attenzione ai placcaggi sbagliati, quasi una ventina. Uno di questi "appartiene" a Campagnaro che a fine match afferma: "Due mete un po’ improvvisate, forse con un po’ di fortuna ma ogni tanto gira anche dalla nostra parte. La secona meta con intercetto? Venivo da un placcaggio sbagliato, volevo riprendermi, mi è andata bene".

Sui padroni di casa, basta fare la tara dei commenti on line alle cronache dell'incontro: ingarbugliati in un game plan senza alternativa per colpa degli italiani, distratti. C'è chi fa notare che anche un anno fa, alla prima giornata, la prestazione contro gli irlandesi non fu granché, con sconfitta annessa. Poi finì con il back-to-back. E' un 6 Nations particolarissimo: date un'occhiata a Francia - Inghilterra per averne conferma. 

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :