Risveglio di Anne Rice: ESTRATTO

La mia scrivania ospita un numero vergognosamente alto di libri iniziati e non conclusi. Mi sono comportata da “uccel di bosco” ultimamente, seguendo - senza ritegno alcuno – la mia smodata curiosità, impossibile da frenare. Mi ritengo una sorta di “pescatore di storie”: ho buttato a mare, una pesante rete.. sto soltanto aspettando il momento propizio per riportarla sul ponte..
Uno dei libri in fase di lettura è “Risveglio” di Anne Rice: un libro, sotto molti punti di vista, estremamente controverso, una rivisitazione in chiave erotica della fiaba de “La bella addormentata nel bosco”. Oggi vorrei proporvi una piccola scena tratta da questo libro, per poi discuterla insieme. Proviamo?
“[il principe] Sfoderò la spada con cui aveva tagliato i rovi che imprigionavano le mura del castello e, passando delicatamente la lama tra i seni della Principessa, tagliò senza difficoltà il tessuto ormai liso. Quando ebbe fatto, il Principe spostò i lembi dell'abito e guardò la Principessa. I capezzoli erano rosei come le labbra, e i peli tra le gambe biondo scuro e più arricciati dei lunghi capelli che le scendevano fin quasi le anche. Tagliò anche le maniche e la sollevò per un attimo delicatamente per liberarla dall'abito; il peso dei capelli le fece piegare la testa sulle sue braccia e la bocca si schiuse leggermente. Il Principe ripose nel fodero la spada, si tolse la pesante corazza, quindi tornò a sollevare la Principessa col braccio sinistro sotto le spalle, la mano destra tra le gambe ed il pollice sopra il pube...”
Il piccolo estratto qua sopra, appartiene ad una delle scene iniziali del libro: senza troppa difficoltà, il principe – dopo aver superato i rovi, addentrandosi nelle profondità del castello incantato – trova la Bella Addormentata stesa sul letto, dormiente ed indifesa. La principessa è bellissima e lui si sente fiero del proprio successo: per la prima volta in tutta la sua giovane vita, avrà una schiava d'amore conquistata grazie alla sua forza ed al suo coraggio. Sottometterà la giovane alla sua volontà con vigore e forza, facendole abbandonare la casa paterna, per portare le sue grazie nel suo lontano regno. E così la risveglia attraverso il piacere: e dopo cent'anni di noia sonnolenta, Bella tornerà alla vita. Da schiava.
Non ho ancora terminato la lettura di questo libro, quindi non posso sbilanciarmi più di tanto su un suo giudizio. Ciò che, però, posso già dirvi è che “il bello scrivere” della Rice ha la facoltà di rendere anche le scene più estreme decisamente eleganti. E voi cosa ne pensate? Avete letto questo libro?