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Rita

Da Olivierifrancesco

RITA

RITA RITA monologo teatrale di Francesco Olivieri
(In accento palermitano)
Ma che ti urli? Bastaaaaa Ho detto bastaaaa Ca nun me senti? Minchia ca non su sordo E ai timpani ci tengo Ma tu urli come n’aquila Ma io ca devo fare co tia? Ah? Ca devo fare? Tagliarti l’ugola devo fare Che dopo puoi strillare quanto te pare Non la sentite anche voi come strilla? Matta completa sta fimmena Ca ancora me chiedo come minchia ho fatto ad accasarmi con issa Ah voi non la sentite come strilla? Che mi sono scimunito? Vi sembro nu scimunito? No no ditemelo Su su coraggio avanti Tranquilli che non m’offendo Bedda sei e soprattutto zoccola Ah si non mi guardate così Che già lo sapete pure voi La fimmena è zoccola di natura Sfronzola intorno a voi Fa le moine V’arrapa E poi so tutti cazzi vostri Con rispetto parlando Con rispetto Che poi vogliamo proprio dircele le cose? Ah? Vogliamo proprio spiegare come funzionano? Che ste stronze fanno pure le vittime fanno E vanno in giro a piangere le amiche loro Morte ammazzate Beh care mie Se siete morte un motivo ci sarà no? Oh dico Che so scimunito? Sentite come strilla ancora E ancora e ancora Minchia Che adesso ci tiro na pietra da quassù (guardando verso il basso) Taci zoccola Che sto parlando Nun lo vedi che sto parlando Nun lo senti? Eh no tu strilli come na gallina strilli Che poi ci voglio bene in fin dei conti Si Ci voglio bene perché alla fine che ci vogliamo fare Na donna è Na femmina Che si può pretendere di più? Cugliune io che me credevo che fosse un poco più Come dire Evoluta Niente Tutto a noi maschi tocca fare Almeno lei come le sue cumpari Sanno fare i figghi Che sennò che minchia ce le tenevamo a fare Ahahah Na manica di ricchioni diventavamo Ue ue Che non sono ricchione io ah Sia chiaro Che non vi passi per la mente Che mi fanno pure schifo quelli Contro natura sono quei cosi Ca li ammazzerei tutti Dei malati de mente sono Ca se ci fosse Lui A quest’ora starebbero tutti accatastati in esilio Ai lavori forzati Vedi te come gli passa la voglia di essere ricchioni Però anche essere eterosessuali Come siamo noi Minchiaaaaa Na difficoltà Diciamocelo Non ce la prendiamo in culu nel senso vero della parola Ma con ste fimmene che vogliono emanciparsi Come minchia si può andare avanti? Come me lo dite? (guardando verso il basso) E bastaaaaa Ti vuoi stare zitta un attimo Sto parlando con queste distinte persone Troia Nun lu capisci? Ah Finiscila Ca non la sentite? No? Minchia a me mi rimbomba la testa per quanto urla Come dite? Ah, non c’è nessuno che parla? Che dite vero? Che mi sono veramente scimunito? Certo che (cominciando a piangere) (Spostando lo sguardo a destra) Nun me guardate per favore Come minchia faccio adesso? M’è scappata di mano E come minchia Dico Come faccio adesso a tirare su sti due figli Una c’ha due anni e l’altro quattro E….e….e O mo sto qui in caserma E mi guardate come fossi un mostro Ma non sono un mostro Lo giuro E la pistola non l’ho usata Quella la uso solo quando sono in servizio Che sono un carabiniere serio io Un carabiniere che fa rispettare la legge Avete capito? La legge Ma Ma Ma come minchia ho fatto? Ditemelo È volata S’è fatta quei nove piani in un unico enorme grido (Guardando verso il basso) E smettila di gridare capito? Smettila ti prego Smettila Ti perdono si Ma ora torna su C’è la pasta sul fuoco Torna su ho detto Non restare lì ferma impalata a urlare e urlare e urlare Che non ci posso fare nulla T’ho spinta si Vabbene T’ho spinta e sei volata Ma ora Rita torna su ti prego Ca ci sta la piccola che piange E il grande che mi guarda immobile Che minchia ci dico eh? Che mamma s’è fatta buttare giù dalle mie mani? Eh? Risponni scimunita Risponni ti ho detto Bastaaa Ma che ti urli? Bastaaaaa Ho detto bastaaaa Ca nun me senti? Minchia ca non su sordo E ai timpani ci tengo Ma tu urli come n’aquila Ma io ca devo fare co tia? Ah? Ca devo fare? Tagliarti l’ugola devo fare Che dopo puoi strillare quanto te pare Mo scendo e facciamo i conti Scendo e t’ammazzo come vero iddio che mi chiamo Antonio (Guardando di nuovo il pubblico e l’appuntato sulla destra) Ma che minchia sto dicendo? Eh? Che minchia sto dicendo? Voglio morire appuntato Lasci perdere il carcere Mi spari qui ora La prego Non la sopporto Ca non la sente anche lei? Appuntato Ca non la sente come strilla? No? Io si È dentro le mie orecchie E mi sta masticando il cuore e i polmoni La prego appuntato Mi spari La prego Bastaaaaaaaaaa.
©OlivieriFrancesco

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